Hanno iniziato in tre a ripulire il loro “campetto”: usato come terreno di gioco per il calcio, come luogo di ritrovo e di svago, come area gastronomica per merende e grigliate. Poi sono diventati dieci e dopo 15. I ragazzi del campetto, coordinati da Tommy, per il loro impegno spontaneo hanno ricevuto dal sindaco un simbolico ma gradito riconoscimento: il grifetto d’argento simbolo della città. Nel corso della consegna del premio hanno rivolto al sindaco la richiesta di una fontanella per dissetarsi durante le partitelle. Richiesta esaudita nel giro di una settimana con UmbraAcque presente all’inaugurazione con il suo presidente a fianco del sindaco Romizi. Ora, forse prendendo esempio dai ragazzi, anche gli adulti hanno ripulito uno spazio verde “assediato” da erbacce e vegetazione poco controllata e la zona ha assunto subito un altro aspetto. Lo spazio ripulito domina, e purtroppo contrasta, con la strada sottostante: l’ormai famosa via Pieve di Campo ed esattamente il tratto di 150 metri finita sul “Guiness dei primati” per le sue 37 tra buche, rattoppi, cunette dovute alle radici di un pino in eterna attesa che siano rase o che il pino sia abbattuto, operazione, quest’ultima, che richiede l’autorizzazione della soprintendenza ai beni ambientali cui il comune ha rivolto domanda. Ora sono magicamente sparite, come erano magicamente apparse poco prima di Natale, le transenne che segnalavano il pericolo delle cunette su cui era andata a sbattere la coppa dell’olio di macchina. E’ rimasto però il pericolo e il disagio per gli automobilisti: quelli alla guida di auto sportive e quindi con una carrozzeria più vicina al suolo stradale, sono costretti a fare delle vere e proprie gimkane per evitare le gobbe sempre in agguato e forse…assetate di olio motore anziché di una piccola ruspa per livellare il manto stradale.