Presentazione Rendiconto sociale 2024 INPS Umbria 

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Perugia, 14 ottobre 2025

 

Il Comitato e la Direzione regionale dell’INPS dell’Umbria hanno presentato oggi a Perugia, nella suggestiva cornice del Complesso Monumentale di Santa Giuliana, presso l’Aula Magna della Scuola di Lingue Estere dell’Esercito, il Rendiconto Sociale regionale 2024, alla presenza delle rappresentanze istituzionali e sociali del territorio, dei Patronati e degli intermediari, di altri Enti e Associazioni.

Dal Rendiconto Sociale INPS dell’Umbria, diversi e significativi sono gli elementi che emergono riferiti alla realtà regionale.

In particolare, gli ultimi dati confermano un calo della popolazione residente, con un saldo demografico di –3.785 persone, determinato da un saldo naturale (la differenza fra nascite e decessi) pari a -5811, solo in parte compensato dal saldo migratorio (differenza tra immigrati e emigrati), che registra un +2.026. L’incidenza dei nuovi immigrati da altri Paesi sul totale della popolazione è in linea con la media nazionale. Per quanto concerne la migrazione interna, è più alto il numero di umbri che emigrano in altre regioni d’Italia rispetto a quanti arrivano in Umbria da altre regioni.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro il quadro è complessivamente positivo. Nel 2024 il saldo assunzioni/cessazioni nella regione è positivo, con 92.191 nuove assunzioni e 87.368 cessazioni. Più nel dettaglio, rispetto al 2023 sono diminuite sia le assunzioni a tempo indeterminato da 20.453 a 19.159, sia quelle per contratto a tempo determinato da 38.617 a 38.509. Diminuiscono anche le assunzioni con contratto a tempo parziale, che passano da 32.078 a 31.540. Il tasso di occupazione è aumentato, passando da 66,5% a 68%, mentre quello di disoccupazione si è ridotto, passando da 6,0% a 4,8%, come la percentuale degli inattivi, che si è ridotta da 29,3% a 28,5%. In crescita, ma di poco, è il ricorso alle prestazioni erogate in caso di disoccupazione, che passano da 41.039 a 41.199, mentre è diminuito il ricorso alla cassa integrazione, che passa da 2.073.871 ore a 1.652.904 ore. Complessivamente i beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione del lavoro passano da 14.494 del 2023 a 13.806 del 2024.

La retribuzione dei lavoratori umbri è di 94 euro medi giornalieri per i maschi, inferiore alla media nazionale che è pari a 107,5 euro, ed è di 70,4 euro medi per le femmine, anch’essa inferiore alla media nazionale che è pari a 79,8 euro.

 

 

 

 

 

I pensionati umbri sono 299.054, di cui 136.096 maschi e 162.958 femmine. I titolari di assegno sociale sono 13.108 e i titolari di assegno di accompagnamento e pensione invalidità civile sono 61.685.

L’importo medio delle pensioni vigenti risulta superiore rispetto al dato nazionale per i lavoratori dipendenti pubblici, mentre risulta inferiore per i lavoratori dipendenti privati e per i lavoratori autonomi.

Nel 2024, in Umbria sono state liquidate 25.006 pensioni previdenziali, dato superiore a quello del 2023. Le prestazioni pensionistiche assistenziali liquidate nel 2024 sono state 10.081 indennità di accompagnamento e 2.548 prestazioni di invalidità civile.

Si riduce nettamente il numero di beneficiari di opzione donna e del sistema delle quote (da ultimo Quota 103 con il ricalcolo contributivo), a seguito delle recenti modifiche normative. Diminuiscono inoltre i trattamenti di Ape sociale e quelli a favore dei lavoratori precoci, mentre aumentano quelli relativi ai lavori usuranti.

Nel corso del 2024 sono state accolte 6.706 domande di Assegno di Inclusione e 586 domande di Sostegno per la Formazione ed il Lavoro, rispetto al numero di prestazioni per reddito e pensione di cittadinanza erogati nel 2022, pari a 9.058.

I dati del Rendiconto confermano una perdurante disparità di genere anche nella Regione Umbria, in particolare per quanto attiene i livelli occupazionali, la maggiore incidenza dei contratti a termine e part-time per le femmine, i livelli retributivi e dei trattamenti pensionistici.

Sul fronte delle entrate contributive, nel 2024 si registra un leggero incremento del 0,03% rispetto all’anno precedente, inferiore al dato nazionale che è pari al 3,28%.

Per quanto riguarda le riscossioni da recupero crediti in fase amministrativa da aziende con dipendenti si evince un aumento rispetto al dato registrato nel 2023, passando da 98 milioni nel 2023 a 106 milioni nel 2024. Il dato relativo alla riscossione coattiva (attraverso l’Agenzia delle Entrate) risulta invece minore rispetto a quello dell’anno precedente.

Il numero delle ispezioni effettuate dall’Inps in Umbria è in aumento, passando da 160 nel 2023 a 261 del 2024, con il medesimo numero di ispettori impiegati, ovvero 12. L’Istituto sta per procedere all’assunzione di nuovi ispettori, previste entro fine anno.

Il numero di DURC irregolari si attesta all’11,8%, dato sostanzialmente stabile negli ultimi anni, rispetto al 16,2% nazionale.

“Il Rendiconto sociale regionale dell’Umbria rappresenta, come ogni anno, un momento fondamentale di trasparenza, di conoscenza e di confronto. È un documento che non si limita a illustrare numeri e tabelle, ma racconta come le politiche previdenziali e assistenziali incidano realmente sulla vita delle persone e delle comunità del nostro territorio. Con la presentazione alimentiamo il dialogo e il confronto tra cittadini, datori di lavoro e Istituto, dando conto del lavoro svolto e dell’impatto che questo ha avuto nel tessuto imprenditoriale

 

 

 

sociale e regionale”, ha detto il Presidente del Comitato regionale dell’Inps, Giuseppe Siniscalchi.

Il Direttore regionale INPS Antonio Maria Di Marco Pizzongolo, analizzando i dati del Rendiconto, ha sottolineato come molteplici indicatori economici e occupazionali regionali registrino un andamento migliore rispetto alla media nazionale. Ha poi evidenziato l’importanza della presenza dell’Istituto nei territori dell’alta Valnerina con l’apertura dello sportello INPS di Norcia. Positivo l’avvio della sperimentazione della Riforma della Disabilità, attualmente in corso nella provincia di Perugia

Roberto Ghiselli, Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps, ha curato le conclusioni, inquadrando i dati regionali nel contesto nazionale ed evidenziando le peculiarità del territorio. Il Presidente Ghiselli ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall’INPS dell’Umbria nell’ambito della sperimentazione della Riforma della Disabilità, sottolineando l’importanza della collaborazione con tutti gli attori del territorio per contribuire insieme alla coesione sociale del Paese

Sono intervenuti all’incontro il Direttore provinciale Inps di Perugia Stefano Lo Re; Angelo Manzotti, Segretario generale Cisl Umbria, in rappresentanza di Cgil – Cisl – Uil; Simone Cascioli, Direttore generale di Confindustria Umbria; Simone Polverini, Presidente del Comitato provinciale Inps di Perugia e Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico di Assisi.

Hanno portato il saluto delle Istituzioni, il Comandante della Scuola di Lingue Estere dell’Esercito Generale di Brigata Pietro Romano, il Prefetto di Perugia Francesco Zito e l’Assessora del Comune di Perugia Costanza Spera.