Premio impresa donna, seconda edizione dedicata alla Marchesa Romeyne Ranieri di Sorbello

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Vincono le tre sezioni del premio: azienda Mauro Benedetti, Corabea by Bellini Giorgia Dca e la Becchetti Spa

   

Si è tenuta in sala dei Notari la seconda edizione del Premio Impresa Donna.

Il Premio, nato nel 2022 da un’idea dell’assessore ai servizi sociali Edi Cicchi e della consigliera comunale Cristiana Casaioli, è tutto dedicato all’imprenditoria femminile nel quale le associazioni di categoria (Cia Agricoltori Italiani Umbria, Cna, Coldiretti, Confagricoltura Donna Umbria, Confcommercio, Confcooperative, Confimi, Confindustria, Legacoop, Confapi, Aidda) collaborano nel candidare aziende guidate da donne alle tre sezioni del concorso: “Sostenibilità per l’impresa femminile”, “Imprenditrice femminile under 35” e la terza sezione “Il bello del Welfare aziendale”. Le venticinque aziende candidate vengono poi selezionate da una giuria formata da: Dalia Sciamannini consigliera Camera di Commercio dell’Umbria, Caterina Grechi Presidente Centro pari opportunità della Regione dell’Umbria, Mauro Marini delegato  Sviluppumbria, Rosita Garzi, Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione – Sociologia dei processi economici e del lavoro – Università degli Studi di Perugia e Maria Luisa Martella , Dirigente U.O. Cultura.

IL PREMIO

Il premio dedicato nel 2022 a Luisa Spagnoli e che ha visto la vittoria di Anna Chiacchierìni, Centro Tori Chiacchierini nella sezione Impresa femminile, Caterina Faffa con l’azienda agricola “Casale del Lupaccione” nella sezione Under 35, Silvia Liuti di Formazione srl per la sezione Buone prassi,  nell’edizione 2023 è stato dedicato alla marchesa  Romeyne Ranieri di Sorbello, imprenditrice di successo che attraverso la propria scuola di ricami e relativa produzione di merletti al Lago Trasimeno ha garantito la  presenza a fiere internazionali esportando in tutto il mondo non solo i suoi ricami ma la raffinatezza del nostro made in Italy nei primi anni del ‘900.  Sulla scia di questa esperienza la marchesa pensò di favorire lo sviluppo di altre scuole-lavoro simili che, con più o meno difficoltà, andavano via via proponendosi nel territorio. Nacque così nel 1921, in un sodalizio con altre donne esponenti dell’aristocrazia perugina, la Cooperativa “Arti Decorative Italiane”, alla quale venne affiliata la stessa “Scuola di ricami Ranieri di Sorbello” e che rimase in attività fino al 1929. La cessazione di questa organizzazione consortile fu principalmente dovuta al crollo economico derivante dalla Grande depressione negli Stati Uniti, che portò ad un considerevole calo degli ordini, arrivando quasi ad azzerare la richiesta di articoli tessili d’importazione a causa dell’imposizione di dazi esorbitanti.

Ma la sua fama di imprenditrice illuminata la portò a lavorare per il riscatto delle donne contadine di quell’epoca, rendendole capaci di essere donne indipendenti dalla famiglia di origine e, spesso dai mariti.  Cessata ufficialmente ogni attività, la marchesa Romeyne raccolse presso la sua residenza perugina di Palazzo Sorbello tutti i manufatti invenduti, arrivando a formare una collezione composta da un grande numero di pezzi realizzati tanto presso il laboratorio di ricami da lei inaugurato, quanto da altre scuole ad esso affiliate presenti nel territorio. La volontà fu probabilmente quella di evitare che qualcuno potesse continuare a realizzare ricami sullo stile del “punto Sorbello” di una qualità non adeguata ai canoni da lei richiesti, fatto che avrebbero inevitabilmente svalutato tutto il lavoro compiuto in più di 30 anni.

Oggi alcuni esempi dei ricami realizzati dalla “Scuola di ricami Ranieri di Sorbello” sono conservati in 4 musei: Casa Museo di Palazzo Sorbello (Perugia, Italia), Museo della “Tela Umbra” (Città di Castello, Italia), Museo del ricamo di Bologna (Bologna, Italia), Cooper Hewitt Museum (New York, USA).

Romeyne istituì anche una straordinaria pratica sociale dando vita a due scuole del Pischiello e Montesca, promuovendo il Metodo Montessori.

Per l’Assessore Cicchi

“le parole d’ordine della giornata di oggi sono donna, innovazione sostenibilità, tecnologia, impresa giovane e welfare aziendale. Oggi le donne, anche le giovani e giovanissime donne che saliranno sul nostro palco sono donne che sanno fare impresa – continua la Cicchi- impresa di qualità, impresa che recupera quello che viene considerato scarto e dunque una impresa che fa della sostenibilità uno dei pilastri dell’attività, una impresa che è orientata alla tecnologia ma che è attenta anche ai bisogni della famiglia e che attraverso il welfare aziendale crea quel clima positivo che consente a madri e padri di lavorare bene e di avere cura dei propri cari, siano essi figli madri padri. Noi oggi vogliamo concedere un riconoscimento dell’apporto della donna nel mercato del lavoro e delle professioni, sviluppare una cultura di impresa nella città, che nasce dal basso che vuole far conoscere all’intera comunità di Perugia queste buone pratiche”

Per l’Assessore Cicchi notevoli passi avanti sono stati fatti in questi ultimi anni sul tema donna e lavoro anche se si incontrano ancora notevoli difficoltà nel contesto socio politico ed economico mondiale.

“Preoccupazioni e incognite – prosegue l’Assessore – che dopo la pandemia pensavamo fossero ricordi del passato si sono ripresentate a causa della guerra che ha ci ha fatto ripiombare in una crisi economica e sociale in cui ancora oggi siamo tutti fortemente coinvolti. Oggi ancor di più – prosegue l’Assessore Cicchi – si deve lavorare per assicurare a tutte le donne quanto richiesto nell’obiettivo 5.5 dell’Agenda ONU 2030: garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica”.

Per l’assessore Cicchi il Premio Impresa Donna è il vero riconoscimento dell’apporto della donna nel mercato del lavoro e delle professioni, in grado di sviluppare una cultura di impresa nella città.

Per la consigliera Cristiana Casaioli

“il premio Impresa Donna è un premio fortemente voluto da questa amministrazione, ideato con la volontà di valorizzare una cultura di impresa al femminile partendo dalle buone prassi che esprimono le nostre imprenditrici.”

La consigliera Casaioli ha poi illustrato le motivazioni delle candidatura delle aziende individuate dalle associazioni di categoria: Le imprenditrici nel nostro territorio che hanno sviluppato pratiche virtuose di economia circolare e nuove tecnologie (Prima Sezione), le imprenditrici che hanno costruito aziende a guida femminile, assumendosi i rischi e le difficoltà insite nel progetto, con competenza, talento e passione (Seconda Sezione: “Imprenditrice under 35”) e le imprenditrici che hanno dimostrato capacità di resilienza post pandemia attraverso misure di welfare aziendale (Terza Sezione: “Il bello del Welfare aziendale”).

“Siamo particolarmente orgogliosi del Premio Impresa Donna Città di Perugia- dichiara il Sindaco Andrea Romizi – quest’anno giunto alla sua seconda edizione, poiché consapevoli che accendere i riflettori sulle grandi professioniste del nostro territorio sia fondamentale per promuovere e sostenere una società e una cultura più equa e giusta. Gli studi ci dicono – prosegue Romizi – che ancora tanto c’è da fare. Che troppo poche sono le donne in posizioni apicali, in ruoli di leadership. Che è necessario alzare la soglia occupazionale femminile. E che più in generale le donne sono le prime a riscontrare difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia. Per questo siamo convinti che un cambio di paradigma, sempre più necessario e urgente, passi anche dalla valorizzazione e dalla promozione dell’imprenditoria femminile.

Ringrazio tutte le imprenditrici che hanno partecipato, fonte di ispirazione per tantissime altre donne. E ringrazio l’Assessore Edi Cicchi e la consigliera Cristiana Casaioli, fautrici di questo importante riconoscimento.”

All’evento in sala dei Notari hanno partecipato anche la vice presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Paola fioroni e la consigliera delega della Provincia di Perugia Erika Borghesi.

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LE VINCITRICI DEL PREMIO IMPRESA DONNA 2023

-Sezione Sostenibilità per l’impresa al femminile: Vincitrice MAURO BENEDETTI SPA candidata da CONFINDUSTRIA. Menzione speciale AZIENDA AGRICOLA DI BORTOLATO FIORELLA & C., candidata da C.I.A.

-Sezione Imprenditrice under 35

Vincitrice CORABEA BY BELLINI GIORGIA DCA, candidata da CONFCOMMERCIO. Menzione speciale AZIENDA AGRARIA ORA COME ALLORA DI BALDASSARRI LIDIA candidata da COLDIRETTI

-Sezione Il bello del welfare aziendale:

Vincitrice BECCHETTI SPA, candidata da AIDDA. Menzione speciale CENTRO GIOCO EDUCAZIONE LA TARTARUGA DI VERDUCCI SILVIA, candidata da CONFCOMMERCIO

LE AZIENDE CHE HANNO PARTECIPATO ALLA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO IMPRESA DONNA

-Prima sezione: Sostenibilità per l’impresa al femminile: Philip Advertising di Monia Filippetti,  Azienda agricola Bortolato di Bortolato Fiorella e c. s.s., Tappezzeria Partenzi srl – legale rappresentante Manuala Partenzi, Mauro Benedetti S.P.A. – Francesca Benedetti, TAXI Perugia 15 – Annarita Farinacci, Ottica Caso di Federico Virginia, Corabea by Bellini Giorgia DCA, Azienda Agraria Marzaghi Marinella – Agriturismo e Fattoria Didattica Borgo Laurice, Azienda agricola Ciuchichi Maria Giulia, Borgorete Società Cooperativa Sociale ETS – Maria Cristiana Marchetti, attuale direttrice e vice-presidente

-Seconda sezione: Imprenditrice femminile under 35: Società Agricola Iraci Borgia ss – Caterina Luppa, Tullia Isgro, M.B. Elettro Impianti di Bugiantelli Stefano & c. s.a.s. – Socia accomandataria con rappresentanza Stefania Bugiantelli, Archi’s – Eleonora Broncolo, Azienda agraria “Ora come allora” di Baldassarri Lidia , La Nuvola Società cooperativa sociale – Giulia Sodacci, presidente.

-Terza sezione: Il bello del Welfare aziendale Mauro Benedetti S.p.A. – Maria Pia Benedetti, Becchetti spa – Alessia Bellini, Azienda agraria San Lucenzio di Fabia e Maura La Cava, Agricola F.lli Annibali srl – amministratore delegato Sabrina Annibali, Rossi srl Automotive – Chiara Pascolini, Centro Gioco Educazione La Tartaruga di Verducci Silvia, Azienda agraria Su Nuraghe di Demuro-Manca – Maria Assunta Manca, Cooperativa Nuova Dimensione – Paola Sensi.