Piano telematico regionale: collegati anche i centri urbani sotto ai 15.000 abitanti

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Regione Umbria: la situazione del personale precario
   

L’attivazione della rete ad oggi funzionante nonché l’obbligo di concentrare tutti i server della pubblica amministrazione in un unico data center, previsto dall’Agenzia per l’Italia Digitale, impone una forte accelerazione del programma delineato nelle due precedenti edizioni del Piano Telematico dove, infatti, già era partita questa azione ma era limitata ai centri con più di 15.000 abitanti, per motivazioni di ordine economico e finanziario. È quanto ha stabilito la Giunta Regionale nella delibera di approvazione del programma delle attività che verranno svolte nel 2015 nel quadro del Piano Telematico triennale 2014-2016 e con la quale si dà l’autorizzazione alla predisposizione degli studi di fattibilità per soddisfare le esigenze dei Comuni di dimensioni sotto ai 15.000 abitanti (oltre 70 comuni su 92 totali). Quindi, nel rispetto della tempistica scandita dal Piano di razionalizzazione dell’infrastruttura digitale, sarà affrontato il problema di consentire a quelle amministrazioni comunali l’inserimento a pieno titolo nella funzionalità della rete, consentendo così di collegare queste sedi comunali con il Data Center regionale unitario (DCRU) di Terni e l’erogazione dei servizi strutturali ivi previsti. Questi risultati si possono ottenere velocemente solo utilizzando qualsiasi tipo di tecnologia idonea a raggiungere l’obiettivo e rimandando ad una successiva fase la possibilità di realizzare una stabilizzazione delle reti di trasmissione. Il Servizio “Infrastrutture tecnologiche digitali” della Regione, unitamente a CentralCom Spa, è stato così incaricato di individuare le migliori azioni possibili per raggiungere tutte le sedi della pubblica amministrazione dei comuni con meno di 15.000 abitanti. I progetti saranno incentrati sul rilegamento delle utenze che dovrà essere effettuato preferibilmente nel contesto della realizzazione delle reti di trasporto (dorsali e rilegamenti) e delle MAN, oppure, ove non risulti possibile, essere oggetto di interventi successivi di integrazione ed estensione. In tutti i centri, anche quelli minori, i criteri di affidabilità e resilienza conducono, inoltre, alla ricerca di percorsi magliati, ovvero di reti metropolitane anche di piccole dimensioni, piuttosto che di semplici rilegamenti. Dovrà essere prestata infine particolare attenzione alla possibilità di collegare le strutture decentrate della sanità, anche in un’ottica di inserimento futuro in particolari tematismi dell’area sanitaria.