Perugia, Corso Bersaglieri: inaugurata la nuova pavimentazione

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Presentate nuove proposte per valorizzare ulteriormente l’area

   

Si è svolta nel corso della mattinata di domenica 22 gennaio la cerimonia di inaugurazione della nuova pavimentazione di corso Bersaglieri.

Presenti il sindaco Andrea Romizi, l’assessore alle infrastrutture, opere pubbliche ed ambiente Otello Numerini, il direttore dei lavori l’arch. Tommaso Bussani della p.o. decoro urbano ed art bonus del Comune di Perugia, i rappresentanti dell’associazione Borgo Sant’Antonio-Porta Pesa con il presidente Francesco Pinelli. Presenti anche gli altri tecnici, ossia il responsabile dei lavori Ing. Antonio Tata e la progettista Geom. Laura Tribbiani, nonché i rappresentanti delle associazioni del tavolo del centro storico.

L’associazione Borgo Sant’Antonio-Porta Pesa, con il presidente Francesco Pinelli, ha espresso soddisfazione per la soluzione tecnica che l’Amministrazione ha scelto (calcestruzzo architettonico) dal momento che conferisce al borgo un aspetto più naturale e armonico con le facciate delle abitazioni rispetto alla soluzione adottata negli anni ’50 del secolo scorso in catrame e scoscesi in cemento liscio per la raccolta dell’acqua piovana.

Il nuovo manto stradale si inserisce – ha continuato Pinelli – in un più organico progetto dell’Amministrazione comunale che punta alla riqualificazione, valorizzazione e vivibilità dell’intero quartiere. In questo contesto si inseriscono gli interventi di restauro dell’Arco dei Tei, la messa in sicurezza e rifunzionalizzazione della scuola Ciabatti, il potenziamento dei collegamenti casa-scuola con la realizzazione del marciapiedi in viale Sant’Antonio per collegare via San Giuseppe a via del Melo.

“Molto è stato fatto” – riferisce Pinelli – ma abbiamo ancora tanti progetti per rilanciare il nostro borgo e il Centro storico. Per questo presenteremo al sindaco una serie di idee progettuali, in parte già in itinere, per completare il lavoro intrapreso”.

L’elenco comprende l’inserimento della Porta Sant’Antonio tra i beni da restaurare con l’Art Bonus (a tal proposito l’associazione ha consegnato al sindaco il plico contenente la richiesta formale), l’intitolazione dello spazio esterno alla Porta che si vorrebbe denominare “largo del cassero di Sant’Antonio. L’associazione evidenzia che quella odierna è una giornata particolare perché conclude un lungo percorso, iniziato 12 anni fa, che ha consentito di riqualificare e rendere vivibile un borgo in precedenza preda dello spaccio e della delinquenza.

A confermare l’attenzione dell’Amministrazione comunale per il borgo è stato l’assessore Otello Numerini che ha dato conto degli interventi effettuati, ad esempio, sull’arco dei Tei, in via XIV settembre e sulla Ciabatti (ancora in corso). Ciò conferma un metodo che la giunta si è data, ossia il voler riqualificare, non con interventi spot, ma con progetti organici interi quartieri con investimenti mirati e significativi. L’esempio, oltre a Porta Pesa, è rappresentato dall’intero centro storico ove contenitori culturali prima vuoti, ora sono stati riempiti di funzioni o sono comunque oggetto di interventi (Arconi, Mercato coperto, Pavone, Turreno, Morlacchi ecc.) o ancora l’area di Fontivegge, quella di Ponte San Giovanni col Pinqua, l’intera Asta del Tevere. Senza dimenticare quanto si sta facendo in via Ripa di Meana-viale Sant’Antonio, zona interessata da massicci interventi di prevenzione del rischio idrogeologico che si accompagnano, però, ad un recupero di strade, marciapiedi e scalinate.

“Sono esempi che testimoniano come l’Amministrazione guidata dal sindaco Romizi stia lavorando per migliorare la città con una visione complessiva della stessa, dal centro alla periferia”.

Entrando nel dettaglio dei lavori su corso Bersaglieri, l’assessore ha riferito che l’importo degli stessi è stato di 230mila euro circa e che si è scelto, in accordo con la locale associazione, di prediligere l’utilizzo di un materiale di pregio per valorizzare l’area e la sua storia.

Ringraziamenti finali ai tecnici ed alla ditta esecutrice dei lavori Angelantoni Edilizia.

A descrivere gli interventi effettuati è stato il direttore dei lavori Arch. Bussani che ha elencato quanto è stato fatto:

-rimozione della pavimentazione esistente in conglomerato bituminoso e cemento;

-ulteriore scavo per consentire la realizzazione di un nuovo pacchetto dell’altezza media di 15 cm;

-lavorazioni su alcuni sottoservizi (allacci pluviali precedentemente a dispersione riconnessi alla fognatura, realizzazione di nuove caditoie, realizzazione di pozzetti d’ispezione per gli allacci dell’acquedotto e altri interventi puntuali);

-rifacimento di alcune canalizzazioni per impianti tecnologici,

-realizzazione della nuova pavimentazione in calcestruzzo architettonico spazzolato armato dello spessore medio di 15 cm. Questa – ha spiegato Bussani – è stata scelta per valorizzare la via, ben adattandosi alle abitazioni e recuperando, in qualche modo, l’aspetto che fino agli anni ’50 la pavimentazione aveva.

-installazione di nuovi dissuasori della sosta di tipo “artistico” e ricollocazione di altri elementi di arredo urbano;

-rifacimento della segnaletica orizzontale:

Il costo dell’intervento è stato di complessivi 230mila con i lavori che hanno interessato una superficie di circa 1700 mq.

Le opere sono state condotte in due stralci funzionali: il primo stralcio ha riguardato la demolizione ed il rifacimento della pavimentazione nel tratto compreso tra via Pinturicchio e via del Cane, il secondo stralcio ha riguardato la demolizione ed il rifacimento della pavimentazione nel tratto compreso tra via del Cane e l’incrocio con via Cialdini.

Questa impostazione ha consentito di garantire il transito ai veicoli d’emergenza con senso unico alternato nei tratti non interessati dai lavori.

Tra le proposte che l’associazione Borgo Sant’Antonio-Porta Pesa intende presentare all’Amministrazione – ha riferito il coordinatore Nicola Tassini – vi è la realizzazione di una “Zona di incontro”, una sorta di semi-pedonalizzazione, per migliorare la vivibilità del Borgo.

Le zone d’incontro, molto diffuse nel Nord Europa, delimitano le strade di quartieri residenziali o commerciali su cui i pedoni ed i veicoli possono utilizzare l’intera area di traffico coabitando tra loro. I pedoni hanno la precedenza rispetto ai conducenti di veicoli, tuttavia non devono ostacolare inutilmente questi ultimi. La velocità massima è di 20 km/h. Il parcheggio è permesso soltanto nei luoghi designati da segnali e da demarcazioni.

A chiudere la cerimonia è stato l’intervento del sindaco Andrea Romizi che ha espresso riconoscenza all’associazione per la collaborazione che ha sempre garantito al fine di valorizzare l’area di Borgo Sant’Antonio. Il sindaco ha riconosciuto che in questi ultimi anni il lavoro dell’Amministrazione è stato finalizzato a porre rimedio alle “visioni” del passato che hanno, purtroppo, prodotto forti disagi alla città: l’esempio più eclatante è il cosiddetto “eco-mostro” di Ponte San Giovanni (area ex Palazzetti) al posto del quale, grazie al Pinqua, sorgerà un vero e proprio “eco-quartiere”, mentre un altro è Fontivegge, area in precedenza preda della criminalità e del traffico, oggi destinata a diventare spazio rivolto ai giovani ove tante funzioni troveranno sede insieme ad una riqualificazione in senso pedonale di piazza Vittorio Veneto e degli immobili che la circondano, stazione compresa.

E non si può dimenticare Monteluce, dove, dopo anni di abbandono, i lavori riprenderanno per rimettere a nuovo un’area, quella dell’ex ospedale, oggi in condizioni inaccettabili. Una progettualità questa, unita a quella dell’università in via del Giochetto, che porterà benefici anche a Borgo Sant’Antonio-Pesa, ideale cerniera tra il centro e Monteluce.

Romizi ha confermato che l’Amministrazione continuerà a valorizzare il protagonismo delle associazioni, collaborando strettamente con esse, come avvenuto in Borgo Sant’Antonio, ma anche in altre zone della città, rese vitali grazie al progetto dell’assessore Giottoli denominato Perugia&Friends.

“Questa è la nostra visione di città e non abbiamo intenzione di fermarci – ha sancito il sindaco – visto che il prossimo quartiere su cui vogliamo intervenire sarà San Sisto per renderlo più bello e funzionale”.

Romizi ha accolto la proposta dell’associazione di costituire una zona di incontro, trattandosi di un’idea che va in linea con i progetti dell’Amministrazione di creare spazi per la socializzazione, ove condividere emozioni la voglia di stare insieme. Ciò è avvenuto e sta avvenendo in molte piazze, liberate da auto e traffico, come piazza Matteotti, piazza Grimana, ed ora piazza Danti che “strizza l’occhio” anche ai lavori sul Turreno, al via nel 2023. Non solo centro storico nella visione dell’Amministrazione: Romizi ha citato il recupero delle piazze a Fontivegge e Ponte San Giovanni ma anche a Castel del Piano ed ha spiegato come vi sia la volontà di mettere in connessione i quartieri grazie ad una massa di investimenti senza precedenti. Va ricordato, infatti, che il piano delle opere pubbliche a Perugia è passato dai 20 milioni di euro del passato agli attuali 227, risorse senza precedenti che potranno cambiare in meglio il volto della città. “Ma non si pensi che questi finanziamenti siano “piovuti” dal cielo sulla città visto che sono frutto della grande ed attenta progettualità messa in campo dall’Amministrazione e dai nostri uffici comunali. Due esempi su tutti: Pinqua e Brt, ma anche le navette elettriche per il centro storico che consentiranno di valorizzare l’acropoli e le sue eccellenze”. In questo senso Romizi ha sostenuto che non hanno precedenti nella storia i tantissimi interventi che stanno interessando i principali contenitori del centro: Morlacchi, Turreno, Pavone, Arconi, Mercato coperto, San Francesco al prato ecc. a ciò si aggiungono investimenti di privati e di altre istituzioni (es. 60 milioni per la cittadella giudiziaria o l’agenzia delle dogane in palazzo Rossi Scotti) che porteranno nuove funzioni nell’acropoli.