“Modificate le ‘zone svantaggiate’ della programmazione europea, chiarire subito i motivi dell’esclusione di Giano”

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“Modificate le ‘zone svantaggiate’ della programmazione europea, chiarire subito i motivi dell’esclusione di Giano”. La nota del Capogruppo regionale del PD Tommaso Bori

“La Giunta regionale chiarisca il motivo per il quale è avvenuta una modifica alle cosiddette ‘zone svantaggiate’, individuate nella programmazione europea, al fine di concedere loro maggiori opportunità di sviluppo”.

   

Così il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori.

“Le modifiche – dice Bori, in una nota congiunta con i consiglieri comunali Maria Pia Bruscotti, Mauro Biselli, Francesca Metelli, Maria Teresa Tordenti, del gruppo di minoranza di Giano dell’Umbria – hanno portato all’uscita di alcuni comuni come Giano, che fino a questo momento aveva potuto contare su questa importante possibilità. Una possibilità di cui si erano potuti avvalere i tanti produttori di olio locali, ma il comune è anche una zona Doc per il Sagrantino. Dunque doppio vantaggio per tutte le realtà produttive locali. Con tale esclusione, le aziende di Giano, fino alla scorsa programmazione considerato zona svantaggiata, non potranno usufruire del contributo dell’indennità compensativa. Sarà più difficile poi  accedere alle graduatorie per domande di Psr per costruzione di un nuovo frantoio, nuovi impianti di uliveto, noccioleto e vigneto, acquisto trattori, ma anche organizzazioni comuni di mercato per promozione e investimenti. Non ci saranno, per questo tipo di domanda, investimenti a fondo perduto per il 50 per cento, ma per il 40. È necessario – conclude – che la Regione spieghi il motivo di questo cambiamento. I cittadini e gli imprenditori di Giano hanno diritto di saperlo”.