Assunti specialisti, affinate le tecniche e introdotta una rinnovata immagine – I nomi dei vini e le etichette prendono spunto da pesci e uccelli del lago Trasimeno
Con un partecipato evento all’aperto, organizzato nell’area verde della cantina Terre del Carpine di Magione, la società cooperativa umbra Molini Popolari Riuniti (Mpr) ha presentato e lanciato la sua nuova linea di vini. La storica cantina magionese, nata nel 1966, infatti, è dal 2014 gestita dalla Mpr che vi ha negli anni portato importanti investimenti e cambiamenti per adeguarla alle esigenze dei tempi.Una forte spinta verso l’innovazione tecnologica, la cura dei dettagli e dell’immagine e una più elevata qualità, grazie anche all’introduzione di specialisti e figure professionali del settore, in particolare l’enologa Alessandra Ascani e la sommelier Isabella Ceccarelli. Il tutto cercando di mantenere e, anzi, rafforzare il legame con il territorio, tema questa molto caro alla cooperativa. Questa è la strategia portata avanti dalla Molini Popolari Riuniti, e ribadita dal suo presidente Matteo Baldelli, proprio in questa occasione.
“Già dalla vendemmia 2022 – ha ricordato il presidente Baldelli – abbiamo messo in campo nuove competenze e nuove idee per dar vita a una nuova linea di vini, puntando sulla qualità e sull’immagine del vino stesso. Sulla qualità attraverso un affinamento delle tecniche di vinificazione, abbinandola questa anche a una nuova immagine del prodotto. Abbiamo creato nuove etichette più fresche e giovani, che mettono però in risalto anche la territorialità. Queste, così come i nomi che abbiamo dato ai vini, prendono spunto dalla fauna del lago Trasimeno, pesci e uccelli”.
Alla cantina Terre del Carpine si può così trovare e degustare, ad esempio, il vino Agone o Regina, oppure Barazzolo o Morettone. Ma la territorialità di cui parla Baldelli si afferma anche nel rapporto con i circa duecento soci viticoltori che alla cantina Terre del Carpine di Magione conferiscono le proprie uve. Vista la loro presenza all’evento, la presentazione dei nuovi vini è stata anche l’occasione per fare il punto sulla stagione vitivinicola, particolarmente complicata quest’anno per quanto riguarda le quantità, a causa del clima che ha caratterizzato i mesi passati.
“Anche in momenti difficili come questi – ha però fatto notare il presidente Baldelli –, appartenere a una cooperativa consente di affrontare al meglio le problematiche: in maniera solidaristica, mettendo a sistema tutte le nostre strutture e le nostre risorse comuni”.