L’Umbria protagonista a Identità Golose con la Fondazione Cotarella

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L’identità del territorio umbro al centro del primo dei quattro incontri “Golosi di identità” voluto e realizzato da Fondazione Cotarella

   

 

È stato un dibattito sull’Umbria e su cosa significhi realmente l’identità dei territori a dare il via alla serie di incontri dal titolo “Golosi di identità”, realizzati da Fondazione Cotarella nell’ambito della 18esima edizione di Identità Golose, la manifestazione dedicata all’alta cucina, in corso a Milano fino al 30 gennaio 2023.

All’incontro, che si è svolto nel nuovo Spazio Arena della kermesse la mattina di domenica 29 gennaio, hanno partecipato l’Assessore all’Agricoltura e Ambiente nonché Vice Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria Roberto Morroni, la Sindaca di Orvieto Roberta Tardani, la Direttrice del GAL Trasimeno – Orvietano Francesca Caproni, Olga Urbani, Presidente del Gruppo Urbani Tartufi e Gianluca Polegri, direttore Digital Experience del Gruppo Engineering di Orvieto. Insieme a loro anche Carmelo Troccoli, Presidente Fondazione Campagna Amica, Gianluca Terranova, attore e cantante lirico e lo chef del ristorante Pipero di Roma, Ciro Scamardella. A moderare è stato il noto giornalista televisivo Bruno Vespa.

La nostra identità nasce dalla terra e la terra ha le sue leggi e i suoi valori. Parlare di identità di un territorio significa conoscere e rispettare queste leggi e valori. -spiegano le Sorelle Cotarella, Dominga, Marta ed EnricaSignifica fare scelte consapevoli e responsabili, ma anche -proseguono- mettersi in gioco per il cambiamento con il coinvolgimento delle istituzioni, dei produttori stessi, della scuola, per creare ricchezza non solo economica, ma soprattutto culturale e sociale, e opportunità di crescita e di sviluppo per le comunità locali. Proprio per una riflessione e un confronto su questi temi, che ci sono particolarmente cari e che sono alla base dell’attività di Fondazione Cotarella, di Famiglia Cotarella e di Intrecci Accademia di Alta Formazione, abbiamo voluto riunire amministratori, manager, operatori -concludono- con l’obiettivo di far partire da Identità Golose un messaggio più profondo e trasversale che dall’alta cucina arriva dritto ai territori.”

INTERVENTI –  A moderare l’incontro è stato il noto giornalista Rai Bruno Vespa, che ha tenuto a sottolineare come l’identità di un territorio sia un elemento sempre più ricercato anche dai turisti nella scelta della destinazione di viaggio. “L’Umbria -ha detto- è una regione compatta, in cui l’identità è profondamente connessa con il territorio, e rappresenta un elemento da valorizzare per il territorio stesso.”

Ciò che la Regione dell’Umbria ha messo in campo per questo obiettivo lo ha spiegato l’Assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Roberto Morroni, che ha evidenziato come l’ente stia operando per irrobustire questo patrimonio regionale, secondo tre direzioni.

La sostenibilità, per quanto riguarda l’Umbria – ha detto Morroni – è la chiave di lettura per avviare ogni iniziativa. Tutte le azioni intraprese convergono sull’importanza di salvaguardare il patrimonio di risorse naturali e garantirne la crescita con attenzione e intelligenza. Il  presente deve essere vissuto con la consapevolezza che il nostro agire quotidiano condiziona il futuro. Da qui la certezza che sostenibilità significa soprattutto responsabilità”. “L’Umbria – ha rimarcato – è ricca di vere e proprie eccellenze, basti pensare al tartufo, al vino, all’olio extravergine d’oliva. Sono prodotti fortemente identitari, che danno il segno forte della nostra agricoltura. Attorno a questi, al nocciolo, al luppolo, alla zootecnia ed altri prodotti unici che appartengono allo scrigno dei tesori della nostra generosa terra, abbiamo creato molti progetti di filiera virtuosa, che mettono insieme imprese agricole, cultura, turismo, enogastronomia. Sono prodotti che rappresentano la tradizione e, contemporaneamente, la possibilità affermarsi sui mercati nazionali ed esteri, forti della carta vincente dell’innovazione e dell’alta qualità: un’alchimia di saperi e sapori locali da vivere come “esperienza”, tra paesaggi incantevoli, arte, storia, cultura, sport, ottimo cibo e servizi di accoglienza in grado di realizzare, effettivamente, dei  sogni”.  “Facciamo leva sulla capacità di legare questi tesori quali parti di un unico mosaico che rappresenta l’identità dell’Umbria – ha aggiunto Morroni – una terra che oggi, anche grazie al lavoro svolto dagli agricoltori nel corso degli anni, si presenta con un paesaggio fortemente distintivo e qualificato, ulteriore elemento di attrazione“.

L’assessore Morroni ha rivolto, quindi, “un plauso e un sentito ringraziamento alla Fondazione Cotarella per questa iniziativa che ha permesso di accendere i riflettori e l’attenzione sull’Umbria  in un congresso che accoglie tutti i maggiori protagonisti del settore nel nostro Paese”.

A proposito di identità e di innovazione, la Sindaca di Orvieto Roberta Tardani, ha parlato delle esperienze e dei progetti che la città della rupe sta portando avanti sul fronte dell’innovazione dei servizi turistici, utilizzando nuovi linguaggi e nuove tecnologie che, tra le altre cose, possono rendere accessibili a tutti luoghi normalmente non accessibili. “Con la pandemia -ha spiegato- gli italiani hanno riscoperto l’Italia e le sue tante identità. La nostra carta -ha aggiunto con riferimento alla candidatura di Orvieto tra le dieci città finaliste per la Capitale Italiana della Cultura 2025- è proprio il poter contare su un identità e un passato importante come base per essere protagonisti nel presente e nel futuro“. Orvieto, non a caso, è la prima città italiana nel Metaverso grazie a un progetto realizzato in collaborazione con il Gruppo Engineering. Per il cui Direttore Digital Experience Gianluca Polegri le moderne tecnologie rappresentano non solo una sicura opportunità se approcciate con le dovute regole e un’adeguata formazione, ma anche un modo necessario di avvicinare le nuove generazioni.

Sulle nuove tecnologie si basa anche l’azione di promozione del territorio messa in atto dal GAL Trasimeno Orvietano, la cui presidente Francesca Caproni ha ricordato, tra l’altro, le numerose iniziative in calendario nella regione per la ricorrenza dei 500 anni di Perugino e Signorelli, “che -ha detto- sarà sicuramente un’ottima occasione per vedere le innumerevoli ricchezze artistiche e culturali della regione ma anche quelle paesaggistiche, che peraltro i due Maestri ritraevano loro stessi nelle loro opere.”

Ricollegandosi a quanto detto dall’assessore Morroni Olga Urbani, Presidente del Gruppo Urbani Tartufi ha tenuto a ricordare come l’Umbria sia stata la prima regione ad autorizzare  una filiera del tartufo, “che -ha tenuto a sottolineare- rappresenta un’importante opportunità di occupazione per i nostri giovani e per la sostenibilità del territorio, oltre che un’occasione di conoscenza e di sviluppo turistico della nostra regione.”

Identità e prossimità sono importanti elementi di novità, che hanno contribuito a riconnettere il mondo della città con quello della campagna. -ha spiegato Carmelo Troccoli, Direttore Esecutivo Campagna AmicaIn Italia oggi esistono 1200 mercati contadini, proprio con l’obiettivo di andare incontro alle esigenze dei cittadini e dei turisti e di far conoscere loro la straordinarietà della nostra campagna, senza dimenticare che le nostre aziende devono poter vivere del loro lavoro per poter essere presìdio del territorio e poter salvaguardare e sostenere la biodiversità. L’Umbria è senz’altro di esempio in questo.”

All’incontro hanno partecipato anche il tenore e attore Gianluca Terranova e Ciro Scamardella, giovane chef del Ristorante Pipero di Roma, che hanno presentato Opera & Chef, un’innovativa iniziativa che coniuga opera lirica e grande cucina, quale opportunità di visibilità e di crescita per giovani talenti.

IL PROGRAMMA DI GOLOSI DI IDENTITÀ – Le eccellenze umbre sono state protagonista anche di altri appuntamenti, organizzati da Fondazione Cotarella, nel corso della tre giorni milanese, a partire naturalmente dal vino, a cui è stata dedicata la giornata di sabato 28 gennaio, alla presenza di esperti del calibro di Gabriele Gorelli, Master of Wine, Paulo De Carvalho, brand ambassador di Famiglia Cotarella, Luca Gardini, sommelier e critico, l’enologo Pier Paolo Chiasso e Sandro Camilli, Presidente AIS, già presidente del comitato regionale Umbria dell’Associazione Italiana Sommelier.

Non poteva mancare l’olio evo, con un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’oro verde in compagnia di Nicola Di Noia (Direttore Generale Unaprol) e una golosa degustazione di gelato al fior di latte firmato dal maestro gelatiere marchigiano Paolo Brunelli, all’olio extravergine di oliva  Dop Orvieto firmato Gianluca Gregori.

Nella giornata di domenica 29 gennaio si è anche parlato di scienza a tavola con Umberto Capitanio, Istituto San Raffaele di Milano, Luigi Nicolais, Professore emerito Università Federico II di Napoli, Silvio Barbero, Vicepresidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Nicola Di Noia, Università Tor Vergata e Direttore generale Unaprol, Riccardo Cotarella, Presidente Assoenologi, lo chef Giancarlo Perbellini e il giornalista Bruno Vespa. Terzo appuntamento di “Golosi d’identità” sul tema dell’ospitalità e della formazione per un’accoglienza di qualità, con un’attenzione particolare ai giovani e al loro futuro, su cui sono intervenuti Martino de Rosa (CEO at Carmen), Luciano Sbraga, Vice Direttore Generale Federazione Italiana Pubblici Esercizi – Confcommercio, Antonio Barreca, Direttore Generale di Federturismo Confindustria, Elena Alberti, Managing Director e CFO della Penske Automotive Italy, Valeria Raimondi, Direttore e responsabile Fine Dining Lovers, Joxe Mari Aizega, Direttore Basque Culinary Center, Marta Cotarella, Direttrice e cofounder Accademia Intrecci.

A chiudere l’intenso programma di incontri dell’Arena, a cura di Fondazione Cotarella, è stato il talk “Alimentarsi di vita. La forza della fragilità”, approfondimento sul delicato tema dei disturbi del comportamento alimentare, perchè quando si parla di cibo, di alta cucina, del futuro dell’enogastronomia, di sostenibilità, non si può tralasciare di evidenziare l’approccio al cibo. Insieme al narratore gastronomico Paolo Vizzari, sono intervenuti Anna Ogliari, Dell’Università Vita-Salute San Raffaele, Laura Dalla Ragione, Fondatrice della Rete per i Disturbi del Comportamento Alimentare Usl Umbria 1, Aurora Caporossi, Associazione Animenta, Margherita Viccardi, Associazione Mi nutro di vita, e Ruggero Perrotto, Direttore Generale di Fondazione Cotarella, Docente della Business School 24 Ore, Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale iKairos e di AssoMentoring.