Lavoratori umbri del teatro e della danza uniti

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Lavoratori umbri del teatro e della danza uniti. Il gruppo ADU Umbria si dichiara soddisfatto per “ascolto e apertura”

   

In Umbria si contano 4.000 lavoratrici e lavoratori dello spettacolo che, a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19, si trovano impossibilitati a svolgere il proprio lavoro e si interrogano sulla riapertura. Il gruppo ADU (attrici, attori, danzatrici, danzatori uniti dell’Umbria) sta lavorando dal mese di maggio organizzandosi in tavoli di lavoro per discutere le criticità del proprio settore e individuare strategie di miglioramento e criteri per una giusta riapertura.

Il 25 maggio è stato inviato alla Regione Umbria il manifesto di ADU, sottoscritto dal Sindacato SLC CGL UMBRIA, in cui il gruppo si presenta ed espone le richieste quali una modifica della Legge 17/2004 , un aumento dei fondi destinati alla cultura, la proposta della creazione di un “Registro” di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo dal vivo, al fine di definire giuridicamente la figura del professionista per tutelarne il lavoro e fornire così una mappatura delle realtà artistiche presenti e operanti in Umbria.

Il 23 giugno SLC CGIL UMBRIA è stato audito in Regione ottenendo il tavolo tecnico come richiesto dal Manifesto di ADU riguardante la situazione emergenziale in cui ricade il comparto dello spettacolo dal vivo.

Successivamente le richieste esposte nel manifesto sono state presentate ufficialmente durante l’audizione del 30 giugno a Palazzo Donini di Perugia, quando il gruppo ADU è stato ricevuto dalla Terza Commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Eleonora Pace. Due rappresentanti del gruppo ADU, Carolina Balucani e Massimiliano Burini, si sono fatti portavoce delle istanze di tutti quei lavoratori del teatro e della danza che hanno subito un blocco forzato delle loro attività.

Il gruppo ADU si dichiara soddisfatto per l’incontro perché

“si sono trovati ascolto e apertura e si rinnova la richiesta di un tavolo permanente di confronto in cui la parte politica e la parte dei lavoratori possano immaginare insieme soluzioni pratiche per la ripresa e per una nuova fruizione della cultura”.

Il gruppo ADU invita infine tutte le lavoratrici e lavoratori del settore spettacolo dell’Umbria a prendere parte ai tavoli di lavoro che si riuniscono sia tramite riunioni virtuali sia tramite riunioni dal vivo.

“Attendiamo un prossimo invito per proseguire concretamente il lavoro intrapreso – afferma il gruppo –, con la certezza che il fine ultimo sia volto non solo al miglioramento delle condizioni di lavoro della categoria, ma anche e soprattutto a favorire una ripresa fiorente sul piano culturale della regione”.