Firmato il protocollo tra le Regione Umbria e la Corte d’Appello

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“La Regione, al fine di supportare lo svolgimento efficace dell’attività degli Uffici giudiziari del territorio regionale, provvederà alla destinazione temporanea del personale delle proprie Agenzie e Strutture per il periodo di un anno, per realizzare progetti mirati alla riduzione dei tempi di trattazione dei procedimenti giudiziari”.

   

E’ quanto prevede il protocollo d’intesa sottoscritto questa mattina, a Palazzo Donini, dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dal presidente della Corte d’Appello di Perugia, Mario Vincenzo D’Aprile e dal Procuratore Generale della Repubblica, Fausto Cardella, presente l’assessore regionale al personale, Antonio Bartolini.

“Abbiano aderito subito – ha affermato la presidente Marini – alle richieste che ci sono state avanzate dagli uffici giudiziari, anche perché come Regione intendiamo offrire il massimo contributo e la nostra collaborazione affinché non solo la giustizia possa funzionare, ma lo possa fare nelle migliori condizioni, riducendo il più possibile i tempi del giudizio, ciò nell’interesse primario dei cittadini e delle imprese. Con questo atto, molto importante, aggiungiamo inoltre un nuovo tassello alla collaborazione che come Regione abbiamo già offerto in passato alla magistratura regionale”.

Per parte sua il presidente della Corte d’Appello D’Aprile ha rivolto parole di sentito ringraziamento alla presidente Marini ed alla Giunta regionale che “in un tempo rapidissimo – ha affermato – ha raccolto il mio appello e grido di allarme per la gravissima carenza di personale che sta rendendo molto difficile, soprattutto per la sezione penale, il regolare svolgimento dell’attività giudiziaria nel distretto. Questa protocollo, inoltre, rappresenta una ottima prova di collaborazione tra istituzioni, nell’interesse generale”. Il Procuratore Generale Cardella ha sottolineato come il protocollo sottoscritto oggi rappresenti “un aiuto concreto al funzionamento degli uffici giudiziari nella nostra regione, segno della forte e leale collaborazione che da sempre caratterizza i rapporti tra l’amministrazione regionale e la magistratura umbra. Grazie a questa collaborazione speriamo di poter migliorare l’efficienza del lavoro dei nostri uffici in maniera tale da poter realizzare una significativa riduzione dei tempi di giudizio”. L’assessore Bartolini, che ha seguito direttamente il dossier del protocollo, ha ricordato che oggi “la giustizia” è ritenuta un servizio, e dunque la Regione “si sente impegnata ad offrire la sua collaborazione affinché questo servizio possa essere garantito ai cittadini, contribuendo al miglior funzionamento degli uffici giudiziari”. Per l’’assessore, infine, “questo protocollo ci aiuterà a realizzare anche una sorta di ‘modello’ che potremmo replicare anche in altri settori della pubblica amministrazione”. Il Protocollo scaturisce dalle esigenze della Corte d’Appello e della Procura Generale di avere personale a disposizione, anche in seguito delle ulteriori incombenze attribuite dalle ultime riforme legislative. La Corte di Appello infatti si trova oggi ad operare in una critica situazione di carenza del personale, specie nei servizi di Cancelleria, ed aveva richiesto alla Regione 2 unità di supporto in materia di contrattualistica e contabilità e almeno 3 o 4 persone per gli adempimenti connessi alla pubblicazione di decreti e sentenze, destinati ad affiancare il personale di Cancelleria. La Procura Generale invece aveva rappresentato la necessità delle varie Procure del Distretto di avere a disposizione ulteriori 24 unità. Dal canto suo la Regione, nell’ambito delle proprie competenze esclusive, intende potenziare la formazione professionale del personale proprio e di quello di enti di agenzie collegate in materie, che hanno impatto sulla giurisdizione, e nel contempo rafforzare l’efficacia e l’efficienza degli uffici regionali con particolare riferimento al governo del territorio. E proprio in base al principio di leale collaborazione tra le Pubbliche Amministrazioni queste finalità possono essere condivise con gli Uffici giudiziari, ubicati nel territorio regionale, il cui interesse è di implementare l’efficacia e l’efficienza dell’apparato giudiziario al fine di garantire il massimo risultato anche in tema di ordine pubblico e sicurezza. Tra l’altro, come si legge nel Protocollo, “la maggiore efficienza degli Uffici giudiziari del territorio regionale comporterà positivi riflessi per lo sviluppo economico delle realtà territoriali, con particolare riguardo alle aziende ed alle attività produttive. Questa azione sinergica di miglioramento dell’attività degli Uffici giudiziari del territorio regionale, potrà contribuire, anche attraverso una significativa definizione dei procedimenti pendenti, a creare un circuito virtuoso per l’economia del territorio nel suo complesso, stimolando ed incentivando gli investimenti e generando dunque riflessi positivi sui livelli occupazionali. Il personale sarà individuato dalla Regione, a seguito di avviso interno, volto ad acquisire la disponibilità degli interessati all’assegnazione presso gli Uffici giudiziari. Il personale regionale assegnato agli Uffici giudiziari sarà destinato esclusivamente alla esecuzione dei progetti e non potrà comunque svolgere attività di assistenza al magistrato e/o all’udienza. Il periodo di assegnazione del personale regionale selezionato è di un anno.