“Family Village”: test di buona integrazione in cinque città umbre

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Il Family Village – il progetto finanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi (Fondo FEI) volto a favorire l’integrazione, cittadinanza attiva e partecipazione alla vita sociale ed economica delle famiglie di immigrati di cui la Provincia di Perugia è partner insieme ad Acli soggetto capofila ha concluso il suo cammino composto da cinque tappe. Perugia, Terni, Foligno, Marsciano e Fossato di Vico sono stati i luoghi prescelti in cui si sono realizzati veri e propri itinerari tematici di accesso ai servizi (ad. es. itinerario per il ricongiungimento familiare, itinerario per la cittadinanza e regolarizzazione etc..) e alle reti sociali (reti del tempo libero, reti scolastiche, reti della cultura, reti dell’associazionismo). Si sono, altresì, tenuti altrettanti Family Village intesi come spazi di socialità e condivisione, che hanno ospitato eventi per favorire processi e percorsi di cittadinanza attiva, promuovere l’integrazione dei minori e dei coniugi di nuovo ingresso in Italia, sostenere il dialogo intergenerazionale all’interno delle famiglie dei migranti rafforzandone legami familiari e ruolo genitoriale. È stato calcolato che nella nostra regione l’11,2% delle famiglie residenti ha tra i suoi componenti almeno un cittadino straniero (AUR Primo Rapporto sull’Immigrazione in Umbria), facendo registrare un valore medio superiore alla media nazionale. A partire da questo dato, occorre considerare la famiglia come attore centrale nei processi di mediazione culturale. E’ la famiglia che diventa soggetto di relazione con la società di accoglienza, con i servizi e le istituzioni pubbliche, creando un ponte tra la cultura d’origine e l’inserimento nel nuovo contesto socio culturale, favorendo una dinamica di scambio tra la novità del differente contesto di vita ed il mantenimento del sistema di valori preesistenti. È da qui che è nata l’idea e la realizzazione del progetto “Family Village”. La Provincia di Perugia con la sua partecipazione testimonia l’impegno dell’ente per l’accoglienza, l’inclusione e la coesione sociale di cittadini provenienti da paesi terzi.