“E quindi uscimmo a veder…”. L’astronomia nella Divina Commedia

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Un argomento intrigante e ancora non del tutto risolto: l’astronomia nella Divina Commedia. Su questo tema la Biblioteca Comunale Augusta di Perugia ha organizza la conferenza prevista per martedì 19 a partire dalle 17,00, presso la Sala Binni in Via delle Prome a Perugia. A parlarne sarà Maurizio Caselli, appassionato di Astronomia ed esperto in didattica e divulgazione di questa scienza, il quale ha sempre dedicato ampio spazio all’Astronomia nella Divina Commedia, nelle sue attività con il pubblico e con le scuole. Nel 2015, in occasione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri, è nata la fattiva collaborazione con Francesca Grauso, conservatrice dei manoscritti presso la Biblioteca comunale Augusta di Perugia, che ha associato al discorso astronomico immagini di manoscritti e libri antichi, inerenti anche l’astronomia medievale più in generale. Da qui l’idea di una conferenza che sviluppa e spiega le tematiche astronomiche, mostrando tra l’altro materialmente il testo tratto dai famosi manoscritti del XIV sec. della Divina Commedia, arricchiti di bellissime miniature, conservati dalla Biblioteca Augusta. Verranno inoltre presentati anche altri documenti antichi, a stampa e manoscritti, inerenti le fonti di Dante, per es. Aristotele, e l’astronomia medievale. Associare il discorso scientifico ad immagini di libri antichi è sembrato un modo efficace per incuriosire ed avvicinare al tema trattato un pubblico eterogeneo, non solo specialistico. Usata per dare riferimento temporale e spaziale e quindi realismo al viaggio oltremondano, l’astronomia nella Divina Commedia è oggetto di costante studio e aggiornamento, sia da parte dei Dantisti che da parte di Astronomi i quali si appassionano ai poetici riferimenti sui moti celesti. Considerata elemento significativo sulla controversa data del viaggio dantesco, l’astronomia nella Commedia è impeccabile e moderna e il Poeta la divulga con passione nell’opera, non nascondendo uno sviscerato amore per questa disciplina che, a suo dire, è la più nobile e alta. Si andrà alla scoperta della profonda conoscenza dei cieli Aristotelici e Tolemaici, alla passione per l’osservazione delle stelle e delle costellazioni, infine ci si potrà meravigliare davanti a descrizioni di fenomeni fisici mai sperimentati ma assolutamente corretti. Un poeta, Dante, che nella commedia parla dell’astronomia, rispettando le ipotesi ‘scientifiche’ dei suoi tempi. A cura della Biblioteca Augusta e dell’Associazione Culturale Corcianese Astrofili. Ingresso libero.