Denunciati un romano ed un romeno per furto di un auto ad Assisi

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Romeno e romano denunciati dalla Polizia di Assisi, rubavano nelle auto. Nei giorni scorsi dopo un’intensa attività d’indagine, gli agenti del Commissariato di Assisi, diretto dal Commissario Capo della Polizia di Stato Francesca D. Di Luca, hanno denunciato due trentenni responsabili di un furto all’interno di un’autovettura nella zona di Viole. I due uomini, uno di nazionalità rumena, l’altro nato a Roma, hanno dato tempo stabilito il loro domicilio in Italia per commettere reati. Con un curriculum criminale di tutto rispetto, dalla ricettazione, al falso, alle lesioni personali, hanno collezionato arresti, divieto di ritorno nei comuni del territorio nazionale e avvisi orali. Il romano, appartenente ad una famiglia di etnia rom di Foligno, si è reso responsabile di ben 12 furti in autovetture, perpetrati con le stesse modalità operative: previa rottura del vetro della portiera lato passeggero anteriore dove, quasi sempre a causa di soste brevi del conducente, venivano lasciate momentaneamente le borse o altri oggetti di interesse. Le sue vittime privilegiate sono giovani madri che, in tutta fretta, dopo aver lasciato la macchina in sosta per accompagnare i bambini all’asilo, tornavano alle proprie auto e trovavano la triste sorpresa. È successo in Umbria già a Cannara e Montefalco. Anche il complice rumeno ha un curriculum professionale di tutto rispetto. È stato più volte arrestato perché facente parte di un’associazione a delinquere specializzata proprio nella perpetrazione di furti e rapine. L’ultimo colpo importante è stato posto in essere un paio d’anni fa, quando insieme ad altri 4 pregiudicati, si introduceva, travisato ed armato, dentro una banca per asportare la somma di 10.000 euro che si faceva consegnare dal cassiere minacciandolo con un taglierino. I due uomini da qualche anno avevano deciso di unire le loro forze e le loro professionalità per continuare le loro carriere criminali in territorio Umbro. Alcuni giorni fa sono arrivati anche a Viole di Assisi, ponendo in essere l’ennesimo colpo con le stesse modalità. Compresa la scelta della vittima. In pieno giorno, la donna lasciava la propria autovettura nei pressi dell’Ufficio dove doveva recarsi per lasciare una pratica in tutta velocità. Il tempo di tornare alla macchina e trovare il vetro lato passeggero rotto e la borsa lasciata all’interno prelevata. Alla donna però non sfugge un particolare.  Evidentemente tornata prima del previsto, riusciva a notare un uomo, vicino alla propria auto, in piedi proprio al lato passeggero. Il tempo di incrociare lo sguardo e l’uomo, per paura di essere scoperto, saliva velocemente a bordo di un’auto condotta da un altro soggetto per allontanarsi velocemente. Quei frame si rileveranno importantissimi nella ricostruzione della dinamica e nella individuazione dei responsabili. Perché poco prima, la stessa macchina a bordo della quale era scappato il ladro, era stata notata poco prima da un altro abitante della zona che, insospettito, ne aveva annotato la targa. La descrizione dell’autovettura perfettamente coincidente con quelle fornita dalla vittima del furto, gli accertamenti sull’intestatario della autovettura appartenente ad una componente di una nota famiglia rom della zona, il riconoscimento fotografico di coloro che ne erano alla guida, ma soprattutto grazie la collaborazione fattiva dei cittadini, hanno permesso agli investigatori di risalire agli autori del furto perpetrato ai danni della giovane donna. Sono in corso ulteriori indagini per verificare se ai due possano attribuirsi altri furti commessi nei giorni scorsi nella zona.