Coronavirus: Umbria resta arancione

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Coronavirus: Umbria resta arancione. Si studiano aree rosse, per Direttore Rezza importante lavoro dell’Umbria  

   

L’Umbria rimarrà in fascia arancione, visto che c’è un bilanciamento dei contagi sul territorio, ma alla luce dei risultati inviati  dall’Istituto superiore di sanità sui 42 campioni positivi al Sars-Cov 2 – con 18 casi di variante inglese, 12 brasiliana e 3 con altre mutazioni – saranno opportuni nuovi interventi nelle zone più interessate dal fenomeno: è quanto emerso nel corso della conferenza stampa tenuta nel tardo pomeriggio di oggi, dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, insieme all’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, al direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, al commissario per la gestione dell’emergenza Covid in Umbria, Massimo D’Angelo, al capo del Gabinetto della Presidenza, Federico Ricci.

All’incontro, in collegamento, ha partecipato anche il direttore generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, Giovanni Rezza, al quale la presidente Tesei ha rivolto un ringraziamento particolare per la grande attenzione che ha riservato all’Umbria.

“Vogliamo ringraziare, oltre al ministro Speranza e al direttore Rezza, anche l’Istituto Superiore di Sanità per aver esaminato con grande celerità i campioni che sono stati inviati dall’Umbria. Il nostro lavoro continua – ha detto la presidente – e siamo sempre in stretto contatto con l’Istituto e il ministro Speranza. La situazione è delicata, ma siamo fiduciosi, perché siamo intervenuti in tempo”.

Sugli interventi adottati, la Governatrice ha sottolineato che

“quelli che l’Umbria prenderà per contenere la diffusione del Covid in alcune zone della provincia di Perugia, dove sono state individuate anche la variante inglese e brasiliana, saranno puntuali e interesseranno le aree maggiormente colpite, non saranno regionali. Saranno quelle previste per le zone rosse, ma non bisogna pensare a un lockdown ,  speriamo in tempi più contenuti possibili per superare l’emergenza”.

Le ulteriori misure di contenimento per le aree della provincia di Perugia maggiormente interessate dal contagio Covid, entreranno in vigore probabilmente da lunedì prossimo le ulteriori misure di contenimento.

“Ci sarà un’ordinanza regionale che si aggiungerà a quelle comunali. Sono momenti dolorosi per tutti ma dobbiamo tranquillizzarci visto che abbiamo preso in tempo questa situazione attuando già misure di contenimento importanti anche se ora ci saranno provvedimenti aggiuntivi dopo la valutazione di ogni caso specifico”.

La Presidente Tesei ha voluto anche aggiungere che

“Mi si rimprovera che non sono tutti i giorni sui giornali o sui mezzi di comunicazione online ma posso garantire lavoro notte e giorno per la mia comunità, per combattere questa terribile pandemia e per evitare che la situazione possa propagarsi oltre certi limiti. Intervenendo puntualmente nel contenimento del contagio e salvaguardando così la salute dei cittadini. Quando insieme ai sindaci abbiamo adottato misure e iniziative dolorose da intraprendere per contenere i contagi lo abbiamo fatto velocemente e puntualmente. Il continuo aumento di incidenza di positività in particolare sulle fasce di età più giovani ha dimostrato che il provvedimento di chiudere le scuole è stato necessario. Questo oggi ci permette di stare in linea con il contenimento, anche grazie agli altri provvedimenti che dobbiamo ora adottare per bloccare la diffusione delle varianti, brasiliana ed inglese, che abbiamo individuato”.

Il dottor Rezza ha ringraziato per la collaborazione con l’Umbria, e ha spiegato che il fatto di aver individuato presto la circolazione di queste varianti è un fatto importante per tutta l’Italia, visto che la variante brasiliana in particolare, potrebbe compromettere l’efficacia della risposta vaccinale, anche se va detto che non l’annulla.

“Fare contenimento in questo momento è importante anche per le province circostanti – ha aggiunto il dottor Rezza – L’Umbria rimane arancione quindi, ma è importante implementare alcune zone rosse nelle aree maggiormente colpite nella provincia di Perugia”.

Rezza ha aggiunto che

“bisognerà fare uno sforzo per capire come si sono mosse queste varianti, ed è bene aumentare l’attenzione anche nelle aree circostanti. Là dove sono state applicate le zone rosse i risultati si sono visti in poco tempo”.

Il direttore Dario, a conclusione dell’incontro, ha reso noto che la variante brasiliana del virus è stata riscontrata in ambito ospedaliero, quella inglese invece sul territorio. Sono interessati gli ambiti del Perugino, Bastia Umbra e Trasimeno.