Consegnato il Baiocco d’oro a Massimo Bistocchi

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La cerimonia si è svolta il 23 dicembre scorso a Palazzo dei Priori

   

È stato consegnato a Palazzo dei Priori uno dei più importanti riconoscimenti del Comune di Perugia, il Baiocco d’oro, al commercialista Massimo Bistocchi, noto per la lunga e brillante carriera come atleta, tecnico e dirigente sportivo legato al mondo del Ju Jitsu, oltre che stimato professionista. Proprio i diversi ambiti in cui si è dispiegato il suo impegno danno conto dell’ampia e trasversale partecipazione alla cerimonia che si è svolta nella sala dei Notari.

Un aspetto rimarcato dallo stesso sindaco Andrea Romizi, che vi ha preso parte insieme al vicepresidente vicario del Coni Umbria, Aurelio Forcignanò, e a Virgilio Puletti, uno dei promotori dell’iniziativa. L’incontro è stato coordinato dal dirigente dell’Unità operativa Segreteria Organi istituzionali e Comunicazione del Comune di Perugia, Emilio Buchicchio, alla presenza dei familiari di Bistocchi, tra cui i figli Sarah e Massimo Junior e la moglie Giuseppina, nonché dell’assessore del Comune di Perugia Cristina Bertinelli, di numerosi consiglieri comunali, esponenti dell’Ordine dei commercialisti, degli avvocati e dei giornalisti, rappresentanti delle istituzioni come il sindaco di Deruta e presidente di Anci Umbria Michele Toniaccini, ex amministratori del Comune di Perugia tra cui il sindaco Renato Locchi, gli ex senatori Franco Asciutti, Valeria Cardinali e Leonardo Caponi, rappresentati del mondo dello sport umbro.

“Bistocchi si è speso senza riserve in tutte le attività che svolge: nella professione, nello sport e nel sociale – ha detto Puletti aprendo la serie di interventi -. Lo conosco dal 1986 e mi ha insegnato il significato della leadership, che significa stare di fronte al gruppo se c’è bisogno di aprire la strada o al suo fianco se occorre sostenere qualcuno affinché nessuno si senta solo e si scoraggi”. Oltre alle doti atletiche di Bistocchi, Puletti ha citato quelle manageriali, richiamando gli anni della sua presidenza di Gesenu e dell’Isef, e lo ha ricordato anche “come punto di riferimento per il cooperativismo sociale”.

Il ricco curriculum sportivo è stato sintetizzato in un video proiettato in sala, che si conclude con le immagini del massimo riconoscimento del Coni, la Stella d’oro al merito sportivo, consegnato a Bistocchi nel 2015 proprio nella sala dei Notari. A portare i saluti del Comitato umbro e del suo presidente Domenico Ignozza è stato il vicepresidente vicario Aurelio Forcignanò.

“Partecipo a questo evento con una doppia soddisfazione – ha dichiarato il vicepresidente -, cioè quella di ex allievo della sua palestra di Monteluce, da sempre consapevole delle doti tecniche e umane di Bistocchi, e quella che provo in qualità di rappresentante del Coni. Tutto il movimento sportivo umbro è grato a Massimo per l’esempio di grande dedizione, passione e sacrificio che offre e che può essere portato all’attenzione di tutti i giovani impegnati a raggiungere traguardi sempre più impegnativi, sia sportivi sia umani”.

“Questa sala gremita, con tanti cittadini e personalità del mondo politico, sportivo e della professione che Bistocchi esercita, dimostra che quella conferita dall’amministrazione comunale è una benemerenza di popolo che omaggia quanto da lui costruito nel tempo senza mai sottarsi all’impegno per il suo territorio”, ha poi sottolineato il sindaco Romizi. “Quando è arrivata la richiesta di conferirgli una onorificenza, la nostra adesione è stata immediata perché Perugia ha avuto poche personalità che vantano risultati così rilevanti e numerosi a livello nazionale e internazionale in una disciplina sportiva. La città ha quindi voluto restituire in minima parte ciò che Massimo Bistocchi ha offerto alla sua comunità dimostrando peraltro che si può combattere e tendere a risultati sempre più alti senza mai smarrire i proprio valori e la correttezza”.

“Ho sempre cercato di coltivare due qualità: fermezza e coerenza. Forse il mio è un carattere non facile, perché incline a una certa irriverenza di fronte a forme di prepotenza del potere – ha detto in conclusione Bistocchi -. Ho disputato 73 incontri, di cui 72 vinti, e anche l’unica sconfitta mi ha insegnato molto, cioè che è importante cadere e rialzarsi. Dopo la Stella d’oro al merito del Coni pensavo non sarebbero giunti altri riconoscimenti, quindi oggi apprezzo molto questo abbraccio da parte della mia città”.

L’alta onorificenza, come spiegato dal sindaco Romizi al momento della consegna del Baiocco d’oro, è stata attribuita

“per l’impegno, la competenza e la passione che Bistocchi ha saputo porre in ogni attività intrapresa. Un particolare apprezzamento alla sua lunga e straordinaria carriera nella disciplina sportiva del Ju Jitsu, un percorso sportivo e di vita iniziato in giovane età, ricco di traguardi, di successi, di importanti incarichi che, in parte, ancora oggi ricopre”. Bistocchi, recitano ancora le motivazioni del Baiocco d’oro, è “maestro, nel significato più pieno e profondo del termine, e cintura nera 7° Dan. Un riferimento per quanti si avvicinano e praticano il Ju Jitsu, ma anche stimato professionista e persona di pregevoli qualità umane”.

Bistocchi ha voluto a sua volta omaggiare il Comune di Perugia donando un tricolore italiano che lo ha accompagnato nelle sue gare.

IL CURRICULUM SPORTIVO – L’incontro di Massimo Bistocchi con il Ju Jitsu risale al 1973, quando si tessera con il Judo Club Perugia del maestro Ernesto Giaverina. Nel corso della sua carriera sportiva ha disputato 73 incontri di cui 72 vinti. Nel 1977 fonda insieme ad altri il gruppo sportivo Ju Jitsu Perugia, di cui è rimasto presidente fino a oggi, e pratica la disciplina sotto la guida del maestro Sergio Biagini. Nel 1978 diventa cintura nera 1° Dan, classificandosi primo all’esame di Salerno, nel 1980 è 2° Dan istruttore e il 17 giugno 1983 maestro, primo classificato a Torino su 27 candidati.

Nel 1985 viene nominato commissario nazionale istruttori e vice allenatore della Nazionale italiana e l’anno successivo direttore tecnico e allenatore titolare della Nazionale.

Altra data centrale del suo curriculum sportivo è il 2001, quando, ad Akita, diventa cintura nera 6° Dan, massimo grado regolamentato dall’Associazione italiana Ju Jitsu, con relativo riconoscimento del grado da parte della Federazione internazionale. Nel 2013 ad Atene, invece, la Federazione gli riconosce il settimo grado, quello attuale.

Dal 1985 e 2015, in qualità di allenatore, direttore tecnico e oggi direttore generale, Bistocchi ha diretto la Nazionale in 101 raduni collegiali, di cui 87 organizzati a Perugia al PalaEvangelisti. In particolare ha partecipato alle seguenti competizioni riservate alle categorie under 18, under 21 e under 35 (maschile e femminile): 4 World Games disputati in Finlandia, Giappone, Taiwan e Colombia; 2 Combat Games in Cina e Russia; 16 Campionati del mondo; 18 Campionati d’Europa; 2 Coppe d’Europa. In tutto ha conquistato 221 medaglie (36 oro, 54 argento, 131 bronzo) su un totale di 42 gare internazionali oltre al titolo europeo per Nazioni a Vienna (2010).

Quanto alla sua attività di dirigente sportivo, ha rivestito la carica di presidente in diverse associazioni, organismi ed enti legati al mondo del Ju Jitsu e dello sport, in particolare: G.S. Ju Jitsu Perugia (dal 1977 a oggi); Consulta dello sport istituita presso il Comune di Perugia (1991-1995); Consiglio di amministrazione dell’Isef di Perugia (1991-1997); Collegio dei revisori dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport a fianco di Edoardo Mangiarotti, lo schermidore più titolato della storia, oltre che uno degli sportivi con più medaglie (1997-2009). Dal 2013 al 2017 è stato presidente del comitato regionale Fijlkam Umbria e dal 2017 a oggi il vicepresidente della Scuola regionale dello sport. Nel 1998 è stato nominato commissario straordinario dell’Isef di Perugia dal ministro Luigi Berlinguer, a cui si deve la trasformazione degli Isef in corsi di laurea annessi alla facoltà universitaria di medicina. Bistocchi ricorda con piacere anche l’esperienza fatta a Saxa Rubra dal 2010 al 2015 come commentatore tecnico per Ju-Jitsu e arti orientali per Rai Sport.

Numerosi i riconoscimenti e le benemerenze ottenute. Nel biennio 1985-1986 è stato premiato a Roma e a Madrid come tecnico più giovane di squadre nazionali. Da menzionare anche l’attestato di benemerenza da parte dell’Unicef in occasione del 1° mondiale di Ju Jitsu a Bologna (1994); la medaglia d’oro – premio speciale del Coni Umbria (1998); la targa d’onore della Presidenza del Consiglio dei ministri e l’attestato di benemerenza del primo ministro britannico Tony Blair (1999); targa e distintivo d’onore da parte della Federazione internazionale del Ju Jitsu in occasione dei World game di Akita (2001); il diploma di Maestro Benemerito  della Federazione (2010); la Stella d’oro al merito sportivo da parte del Coni (2015).