Con il Professor Tomassini alla scoperta della Perugia nascosta

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Con il Professor Tomassini alla scoperta della Perugia nascosta. Il noto dermatologo continua a pubblicare questi interessantissimi calendari che inducono i cittadini a conoscere e a stringere un legame sempre più forte con la città

   

Un calendario per scoprire la Perugia nascosta. Questa potrebbe essere l’ estrema sintesi della realizzazione del Professor Mario Tomassini, perugino Doc, dermatologo, nonché a lungo medico del Perugia calcio, ormai in pensione che da sempre nutre la passione per l’arte e per la vignettistica. Un’opera che, ormai, è diventata quasi una tradizione del capoluogo umbro: sono, infatti, circa 10 anni, che il Professore dona alla sua Perugia la sua arte. Come leggiamo nella prefazione di Mimmo Coletti, in questa realizzazione “viene fuori il garbo, l’amore più volte confessato per l’acropoli, ormai armonioso leit motiv. Una misurata dolcezza nelle opere tra pennellate sapienti, tratti straordinari nel tessuto dei disegni (vigilati e arguti altro ci mancherebbe). Uno studio ferreo nel sottolineare le fonti, il particolare, l’episodio, l’angolo ridestato, l’arco, la porta, la facciata”.

Non un semplice calendario, quindi, ma un’opera che ha una valenza non solo artistica ma anche educativa-culturale, nella quale si fondono arte e amore smisurato per la città di Perugia. Motivo conduttore dell’edizione 2020 (un anno erano state le fontane, un anno le Porte della città) è appunto la Perugia (semi)nascosta. Come specificato da Simone Tomassini, figlio del Professore,

“quest’anno, emerge evidente la volontà di far conoscere a tutti i cittadini, quelle zone meno conosciute e che, magari, passano inosservate. Questo calendario è anche un modo per stimolare la popolazione perugina a visitare questi scorci nascosti e a stringere così un legame sempre più forte con la propria città”.

Tra i luoghi raffigurati, troviamo ad esempio la chiesetta dei Cenciarelli e l’Ospedale dei Pellegrini, sito in Corso Cavour, luogo particolarmente caro a Tomassini.

“Papà – continua Simone – è nato proprio in Corso Cavour e, per lui, Borgo Bello ha un significato particolare, tanto che,in questa raffigurazione, viene ritratto anche un bambino che, come fa notare anche Coletti nel prefazione, potrebbe essere una concessione autobiografica non firmata”.

Inoltre, caratteristica di questo calendario è che non è in vendita ma, come sempre, il Professore ha deciso di realizzare non più di 500 copie e di regalarle ad amici, conoscenti e autorità. Come specificato, in conclusione da Simone Tomassini:

“sono in tiratura limitatissima. Che io ricordi, il calendario è sempre donato al sindaco e alla presidente della regione, segnale tangibile del valore che, nel corso degli anni, questa realizzazione ha assunto per la nostra città”.

Michele Mencaroni