Carizia: ‘Nuovo regolamento sulle graduatorie delle case popolari’

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Carizia: ‘Nuovo regolamento sulle graduatorie delle case popolari’. La scelta ricadrà sulle famiglie realmente bisognose che non possiedono beni né ad Umbertide né in altre città, ha precisato il Sindaco

   

La rivoluzione delle graduatorie popolari nel mirino della Giunta Carizia che con l’assessore ai Servizi Sociali Sara Pierucci ha partecipato ad una conferenza stampa del Comune di Terni nella persona dell’assessore Marco Cecconi dove si illustrava proprio il nuovo Regolamento per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale sociale.

“Come annunciato in campagna elettorale – spiega il sindaco di Umbertide Luca Carizia – stiamo lavorando per redigere un nuovo regolamento sulle graduatorie delle case popolari che consenta di privilegiare nelle assegnazioni i cittadini che hanno un forte e concreto legame con il territorio umbertidese. Come il Comune di Terni anche il Comune di Umbertide è intenzionato a proporre alla Regione Umbria di prevedere l’obbligo di certificare l’assenza di alloggi adeguati nei paesi di origine dei cittadini stranieri e chiedere la collaborazione delle ambasciate e dei Consolati per verificarne la veridicità delle auto dichiarazioni come avviene in altre Regioni italiane”.

“All’origine della nostra operazione c’è il buon senso – prosegue il primo cittadino – riteniamo, infatti, inaccettabile che i cittadini italiani siano sottoposti alla verifica dei propri beni eventualmente posseduti in altre città rispetto ad Umbertide, e ciò non valga per tutti gli altri. Nel nuovo regolamento oltre a questa importante novità sarà richiesto anche un periodo di residenza consecutivo uguale o superiore ai 15 anni”.

“La nostra – conclude il sindaco – sarà una scelta che tenderà la mano alle famiglie realmente bisognose, a quei nuclei familiari che non possiedono beni né ad Umbertide né in qualsiasi altra parte del mondo. La Giunta, con questo regolamento in fase di elaborazione, vuol ridare dignità ad un territorio per troppi anni sottomesso ad un sistema che ne ha limitato le naturali potenzialità”.