Assisi è la città che parla di pace al mondo

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Intervento della Presidente del Consiglio Comunale Donatella Casciarri a Firenze

   

 

 

Assisi è la città che, grazie ai valori francescani dell’accoglienza e della fraternità, parla al mondo intero un messaggio di pace. Questo il senso dell’intervento della presidente del Consiglio Comunale Donatella Casciarri pronunciato a Firenze, Palazzo Vecchio, Salone del Cinquecento, sul tema “Pace in Medio Oriente: la forza delle città”.

All’evento hanno partecipato i presidenti dei Consigli delle città metropolitane Roma, Milano, Torino, Bologna e molti presidenti delle principali città toscane, oltre a rappresentanti di numerose associazioni.

“Il tema della pace – ha affermato la presidente del Consiglio comunale di Assisi – è di estrema attualità in questo momento storico, va inserita tra le priorità delle priorità di ogni agenda politica, di ogni governante. La città di Assisi non poteva mancare a un evento importante come questo, dove si parla di pace e dell’impegno delle città a favore della pace. Assisi è la città della pace, è la città dove il figlio più illustre, San Francesco, ci ha lasciato un patrimonio immenso e incommensurabile di valori come l’accoglienza e il dialogo. E con il suo esempio, la sua vita, ha sempre creduto nella fraternità, ha sempre considerato tutti gli uomini come fratelli e lo testimonia il lungo viaggio che fece per andare ad incontrare il Sultano in Terra Santa per parlare di pace al di là di ogni credo religioso”.

La presidente Casciarri ha ricordato, nel suo intervento, i tantissimi conflitti in atto nel mondo, compresi quelli più vicini e recenti, tra Russia e Ucraina e in Terra Santa, dove le atrocità sono sotto gli occhi di tutti:

“Questi i conflitti che sono alla ribalta mediatica negli ultimi tempi, ma il mondo è pieno di guerre dove si combatte e si uccide tutti i giorni, a volte nel silenzio e nell’indifferenza. Centinaia sono i paesi alle prese con conflitti che arrecano sì morte e distruzione ma anche conseguenze terribili come violazioni di diritti umani, torture, carestie, miseria”.