Lo rende noto il sindaco di Piegaro, Roberto Ferricelli
– Consegnate oggi in Prefettura le oltre mille firme raccolte attraverso una petizione per chiedere di non procedere con la realizzazione di una struttura permanente di accoglienza per cittadini extracomunitari richiedenti asilo, nel territorio comunale di Piegaro.
Lo rende noto il sindaco di Piegaro Roberto Ferricelli, che questa mattina in Comune ha ricevuto le firme raccolte, e che al contempo comunica di “essere al lavoro per studiare insieme con la stessa Prefettura una soluzione alternativa per una accoglienza diffusa, sostenibile sul territorio e rispettosa anche delle esigenze dei richiedenti asilo, coinvolgendo soggetti privati che hanno spazi disponibili”.
Sebbene non ancora formalizzato, è in via di costituzione un comitato spontaneo volto a raccogliere le istanze di una larga parte della popolazione, che ritiene tale progetto “inadeguato e penalizzante sia per gli ospiti che per i residenti”.
I motivi dell’opposizione sono molteplici e si fondano su ragioni di contesto territoriale, di sicurezza, di proporzionalità e di inadeguatezza infrastrutturale. In particolare si fa riferimento all’isolamento territoriale, all’assenza di servizi e alla “violazione del principio di proporzionalità” (secondo le indicazioni di ANCI nazionale, la soglia consigliata per l’equilibrata distribuzione dell’accoglienza sul territorio è di 2,5 ospiti ogni 1.000 residenti). Inoltre “ci sono preoccupazioni per l’ordine pubblico, considerato che la presenza delle forze dell’ordine sul territorio è già oggi fortemente insufficiente”.
Pertanto si chiede che le autorità competenti “rivedano l’ipotesi di realizzare il centro di accoglienza permanente, orientando le scelte verso soluzioni più rispettose del principio di proporzionalità, delle caratteristiche socio-territoriali e della sostenibilità complessiva del sistema con un’accoglienza diffusa sparsa nel territorio Comunale di Piegaro tale da poter garantire ospitalità nel miglior modo ad un numero di persone sempre e comunque nel rispetto della proporzionalità dei residenti”.
“Auspico – conclude Ferricelli – che da parte della Prefettura si colga la possibilità di una diversa soluzione, più sostenibile dal punto di vista sociale”.