Umbria, reddito alimentare: la commissione ha approvato l’odg

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La IV commissione consiliare ha approvato con 5 voti a favore (opposizione) e 9 astenuti (maggioranza) l’odg presentato da tre gruppi di opposizione avente ad oggetto “Attuazione del progetto del Reddito alimentare”

   

L’atto era stato già discusso in prima seduta il 19 aprile. Sono stati sentiti diversi esponenti del terzo settore.
Secondo Confcooperative Umbria, la povertà alimentare è tema di stringente attualità e rilevante anche in una città come Perugia. Tra le difficoltà per il recupero del cibo a rischio spreco a vantaggio di chi si trova in situazione di disagio, c’è l’esigenza di contare su una infrastruttura digitale con una regia forte che consenta di individuare con chiarezza chi ha diritto a misure di aiuto. Cruciale è ritenuto anche il tema delle risorse per contrastare un problema annoso e che andrebbe comunque inquadrato in una cornice nazionale.
La Cooperativa sociale B+ ha portato la sua esperienza nel settore della ristorazione collettiva, in particolare scolastica. Per affrontare il tema degli sprechi e del recupero delle eccedenze alimentari è ritenuto basilare il rapporto con gli enti del territorio. In base al punto di vista espresso, sarebbe necessario approcciarsi al recupero delle eccedenze alimentari come si è fatto nei settori della carta e della plastica e dando vita a un processo industriale. Indicato come fondamentale il coinvolgimento della Asl.
Per Legacoop Sociali Umbria l’obiettivo di evitare lo spreco di risorse non può che essere condivisibile. L’iniziativa dovrebbe partire dal livello nazionale anche con congrui investimenti, ma è possibile realizzare sperimentazioni territoriali. Tre i potenziali nodi su cui concentrare l’attenzione: i costi di coordinamento per mettere in rete gli attori e cogliere i bisogni in modo efficace, la necessità di un livello minimo di infrastrutture legate alla catena del freddo e quella del rapporto fra attori pubblici e gli enti del terzo settore. Si ritiene possibile provare a costruire percorsi co-progettati tra attori pubblici e terzo settore con l’obiettivo di mettere in piedi una rete di recupero delle eccedenze alimentari e di sostegno economico alle persone in condizioni di disagio sociale.

Caritas Perugia ha sottolineato che questa è una fase in cui l’emergenza alimentare è tornata a crescere. In particolare, è stato rilevato un aumento delle richieste di accesso agli Empori, sintomo di una comunità in cui si acuiscono i bisogni primari. Al contempo, negli ultimi due anni è stato rilevato un aumento degli sprechi. Anche secondo Caritas per intervenire è necessario un coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, tra cui la Asl, con attenzione alla fase del coordinamento, decisiva per ridurre i costi.
Alcuni consiglieri di maggioranza, ricordando che il Comune, anche per effetto della pandemia, ha messo in campo azioni rivolte a combattere lo spreco alimentare e a sostenere le famiglie in difficoltà, hanno manifestato interesse e apprezzamento per le questioni sollevate dall’odg. Riconosciuta anche l’esigenza di affrontare l’emergenza alimentare in maniera professionale e creando un coordinamento come nel Paese è già accaduto per altre emergenze.

Consiglieri di minoranza hanno ribadito che la lotta alla povertà alimentare deve diventare una priorità dell’agenda politica a ogni livello. Il fenomeno in parola è stato indicato come una contraddizione da non tollerare nella nostra società, anche se per agire sul diritto al cibo sarebbe necessario intervenire sugli squilibri legati al sistema di produzione. Riaffermata l’importanza di una organizzazione efficiente della rete di tutti gli attori interessati.