“Si rischia posti di lavoro, precarizzazione e peggioramento della qualità del servizio” – I lavoratori incroceranno le braccia sabato 26 luglio dalla 20 alle 24
“Siamo fermamente contrari alle recenti scelte della politica in merito alla futura gara di affidamento del trasporto pubblico locale (tpl). La decisione, inizialmente progettata dalla precedente amministrazione regionale e poi confermata dall’attuale, continua a suscitare preoccupazioni tra i lavoratori e le loro rappresentanze”. È quanto affermano le sigle sindacali del settore Filt Cgil e Faisa Cisal dell’Umbria in merito allo sciopero di quattro ore indetto per il tpl sabato 26 luglio nella fascia serale 20-24.
“Nonostante gli incontri e il dialogo avviato nelle ultime settimane – spiegano dalle organizzazioni sindacali –, nel tentativo di trovare soluzioni che possano mitigare gli effetti negativi di un’assegnazione della gara suddivisa in quattro lotti, non ci siamo sentiti ascoltati adeguatamente. La divisione in più lotti potrebbe comportare rischi significativi, tra cui la perdita di posti di lavoro, la precarizzazione del servizio e un peggioramento della qualità del trasporto per gli utenti. Per queste ragioni, abbiamo deciso di mantenere e rafforzare lo stato di agitazione, arrivando anche allo sciopero, per tutelare i diritti dei lavoratori e garantire un servizio efficiente, sostenibile e nel rispetto delle condizioni occupazionali”.
“Ribadiamo – concludono Filt Cgil e Faisa Cisal – la nostra disponibilità al dialogo costruttivo e alla ricerca di soluzioni condivise, auspicando un ripensamento delle decisioni che possano contribuire a un sistema di trasporto pubblico più equo e sostenibile per tutta la comunità”.