Una tecnologia innovativa offre nuove speranze ai pazienti con dolore refrattario alle terapie convenzionali
Perugia, 14 ottobre 2025 – L’Azienda Ospedaliera di Perugia segna un importante traguardo nell’ambito della terapia del dolore con l’esecuzione dei primi impianti di neurostimolatori midollari e periferici presso il Centro di Medicina del Dolore. Si tratta di una innovativa terapia, basata su tecnologia avanzata, che consente il controllo del dolore cronico senza il ricorso ai farmaci, rappresentando una soluzione per pazienti complessi che non rispondono ai trattamenti convenzionali farmacologici o chirurgici.
Il neurostimolatore funziona in modo simile a un pacemaker cardiaco: è costituito da un generatore di impulsi impiantato sottocute che, invece di regolare il battito cardiaco, invia impulsi elettrici per bloccare e modulare i segnali di dolore attraverso elettrodi posizionati nel midollo spinale o in prossimità di nervi specifici.
“Gli interventi eseguiti presso il Centro di Medicina del Dolore rappresentano un importante passo avanti per il trattamento del dolore cronico”, spiega il dott. Massimo Renzini, responsabile del Centro di Medicina del Dolore – “L’implementazione di procedure e tecniche innovative ha consentito di trattare pazienti molto complessi, non chirurgici e non responsivi ad altri tipi di terapie, personalizzando le cure con lo scopo di prevenire l’evoluzione della patologia e migliorare la qualità di vita”.
Il primo impianto è stato effettuato su una paziente di 46 anni con grave sintomatologia dolorosa pelvica, conseguente a complicanze post-operatorie da resezione del colon-retto del 2019. Dopo numerosi trattamenti non risolutivi presso strutture di alta specialità in Toscana e Lombardia, la paziente ha trovato sollievo grazie a questa innovativa procedura.
L’intervento, eseguito in anestesia locale con guida radiologica, ha previsto il posizionamento di due elettrocateteri in sede sacrale attraverso il forame coccigeo, con eventuale estensione peridurale lombare per il controllo del dolore addominale. Il generatore, posizionato in tasca sottocutanea sopra-glutea o addominale, funziona autonomamente dopo la programmazione, ma il paziente può personalizzare la terapia modificando in tempo reale l’intensità della neurostimolazione tramite un apposito telecomando. La procedura richiede una degenza media di 3 giorni.
Il secondo caso ha riguardato un paziente di 76 anni affetto da grave forma di emicrania cronica, non responsiva a farmaci, tossina botulinica e blocchi antalgici, che offrivano sollievo solo temporaneo.
Dopo attenta valutazione, in anestesia locale e sedazione, sono stati impiantati due elettrodi in corrispondenza dei nervi occipitali con accesso retro-nucale, procedura eco e radioguidata, con estensione paravertebrale sottocutanea fino al generatore ricaricabile posizionato a livello lombare.
Gli interventi di impianto sono stati eseguiti dal dott. Massimo Renzini in collaborazione con la dott.ssa Giulia Pedini, presso la sala operatoria del Centro di Medicina del Dolore di Anestesia e Rianimazione, diretta dal dott. Fabio Gori, con il supporto del personale infermieristico della struttura e dei tecnici di radiologia.
Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, dott. Antonio d’Urso, esprime grande soddisfazione per questo risultato: “Mi congratulo con tutto il team del Centro di Medicina del Dolore per aver portato nella nostra struttura uno dei trattamenti più innovativi nel campo della medicina del dolore. Questi interventi rappresentano un’eccellenza che colloca l’Azienda Ospedaliera di Perugia all’avanguardia nella cura del dolore cronico”.
I complimenti giungono anche dalla Presidente della Regione, Stefania Proietti, che sottolinea: “È motivo di orgoglio per tutta la nostra regione poter garantire ai cittadini umbri tecnologie e competenze di questo livello offrendo speranza concreta a pazienti che fino a ieri non avevano alternative terapeutiche efficaci e si ricavano fuori regione”.