Al pianoforte Cristiana Pegoraro, ha diretto il maestro Lorenzo Porzio, letture con Yuri Napoli. La musica come linguaggio universale. Si è esibita un’orchestra con musicisti di 18 nazionalità
Un concerto che ha visto la presenza di un’orchestra multiculturale, formata da musicisti di 18 nazionalità diverse, ad accompagnare Cristiana Pegoraro al pianoforte, e la musica come linguaggio universale, strumento di dialogo portatore di speranza della pace tra i popoli. In un momento storico particolarmente difficile, il Narnia Festival nella sua edizione Spring ha lanciato un messaggio di fraternità e ha proposto un Concerto per la pace nella suggestiva cornice della cattedrale di Amelia. “Non è usuale trovare così tante nazionalità diverse in una sola orchestra, ma è una cosa che ho fortemente voluto, la musica e l’arte non conoscono barriere” ha spiegato Cristiana Pegoraro, direttore artistico del Narnia Festival e pianista dalla grande esperienza internazionale che si esibisce ormai da anni in alcuni dei più importanti palchi tra Europa e Stati Uniti. A dirigere l’Orchestra delle Cento Città, di cui fanno parte anche due violiniste, una russa e una ucraina, è stato il maestro e compositore Lorenzo Porzio, direttore musicale del Narnia Festival. Il concerto ha proposto un repertorio entusiasmante: Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, l’Ouverture da Il Barbiere di Siviglia e l’Ouverture da L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini, nelle inedite trascrizioni per pianoforte e orchestra di Cristiana Pegoraro. A rafforzare il messaggio di questo importante evento, a ingresso libero e organizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e il patrocinio del Comune di Amelia, l’attore Yuri Napoli ha letto alcuni testi, riflessioni sulla pace, di papa Francesco.