L’Anmi ricorda la medaglia d’oro al valore militare Marcello Pucci Boncambi

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Dopo le celebrazioni per la ricorrenza della patrona Santa Barbara dello scorso 4 dicembre, i soci dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (Anmi) di Perugia sono tornati a riunirsi per un altro importante anniversario: gli ottanta anni dalla morte del capitato di fregata, medaglia d’oro al valore militare, Marcello Pucci Boncambi. Hanno partecipato alla cerimonia presso la tomba Pucci Boncambi, al cimitero monumentale di Perugia, il presidente nazionale dell’Anmi, ammiraglio di squadra Pierluigi Rosati, il consigliere nazionale Paolo Bruognolo, il delegato regionale Sandro Galli, il presidente del gruppo Anmi di Perugia, Pietro Principale, numerosi soci dell’Anmi e delle altre associazioni d’armi, il vicesindaco Marco Pierini in rappresentanza del Comune di Perugia e il maresciallo Pietro Schillaci per il Comando Militare Esercito Umbria. A presiedere il solenne momento della benedizione è stato don Francesco Benussi.

Il presidente nazionale dell’Anmi, prima della lettura della preghiera del marinaio, opera di Antonio Fogazzaro utilizzata da circa cento anni, ha voluto contestualizzarla. “E’ un testo che parla di uomini che andavano in mare a svolgere il loro dovere di servitori della patria, ma che pensavano anche alla loro casa e ai cari lontani – ha detto -. Ascoltandolo con attenzione, può davvero far percepire i sentimenti e le forti emozioni che essi vivevano tutte le sere al tramonto”. Pierluigi Rosati ha anche ricordato il ruolo dell’associazione: “Siamo gelosi custodi della storia e della tradizione marinara. Siamo calati nel presente perché vicini ai cittadini e allo stesso tempo proiettati verso il futuro per tramandare valori e ideali alle nuove generazioni”. A dare lettura alla preghiera del marinaio è stato poi il socio Sergio Panzolini, mentre il discorso solenne in onore di Pucci Boncambi è stato letto e scritto da Cristian Principale.

“Marcello Pucci Boncambi è tra i personaggi che l’amministrazione comunale ricorda il 25 aprile e il 2 novembre di ogni anno – ha poi detto il vicesindaco Pierini dopo aver portato i saluti della sindaca Vittoria Ferdinandi e di tutta la giunta -. Cerimonie come queste per noi non rappresentano solo atti formali perché sono un riconoscimento al valore della memoria, che può essere statica e restare chiusa nei libri di storia o nei ricordi che si stemperano fino a svanire, oppure, come noi auspichiamo, divenire attiva e restituirci, così, energia vitale”. “Ci sono valori imperituri – ha continuato il vicesindaco – come quelli a cui era ancorato un personaggio che si è sacrificato per noi. Ricordare questo sacrificio significa omaggiare i gesti fatti per tutta la comunità. Ricordare il passato, inoltre, significa avere la possibilità di non riviverlo restando ancorati a solide fondamenta”.

Marcello Pucci Boncambi, nato a Perugia il 21 luglio 1904, entrò nell’Accademia navale di Livorno nel 1917 rivelando subito un talento innato per il mare e per il volo, tanto che oggi viene ricordato anche come pioniere dell’aviazione navale. La sua brillante carriera militare fu caratterizzata da numerosi incarichi. Durante la seconda guerra mondiale fece parte del Comando Supermarina e nel dicembre del 1943 fu nominato comandante della Difesa Marittima della Maddalena, in Sardegna. Il 10 aprile 1944, mentre a bordo del M.A.S. 505 stava navigando alla volta di Bastia, in Corsica, con l’incarico di dirimere una vertenza sorta tra marinai italiani e francesi, fu ucciso da alcuni marinai ammutinatisi. Con lui persero la vita anche il comandante del M.A.S. Carlo Sorcinelli e il tenente di vascello Primo Sarti.

Pucci Boncambi è tra le figure di rilievo della storia cittadina la cui biografia può essere approfondita anche attraverso l’utilizzo del Qr Code posizionato accanto alla tomba nell’ambito del progetto Memoria digitale promosso dal Comune di Perugia.

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ART BONUS PERUGIA/ IL CIMITERO DI MORLESCHIO RESTAURATO GRAZIE ALLE DONAZIONI DI DUE MECENATI TORNA AD ESSERE “LUOGO ANCORA PIÙ VIVO TRA I VIVI”

Si è svolta oggi l’inaugurazione del Cimitero di Morleschio, situato a nord del territorio perugino, a seguito del restauro finanziato tramite lo strumento dell’Art Bonus. All’evento erano presenti le mecenati che hanno donato per il recupero del cimitero, Ivana Picchio e Manuela Castellani accompagnate dalle rispettive famiglie, l’assessore ai lavori pubblici con delega all’Art Bonus, Francesco Zuccherini, il dirigente Fabio Zepparelli e i tecnici Stefano Barcaccia, Tommaso Bussani, Fabio Fantucci, Marco Colleduori, Eugenia Di Filippo e la responsabile della comunicazione Istituzionale Interna Esterna e Multimediale del Comune di Perugia, Simona Cortona.

Per l’assessore Zuccherini “l’Art bonus è uno strumento importantissimo a disposizione degli enti locali, grazie all’impegno dei mecenati, per poter riqualificare opere artistiche presenti nel nostro territorio. Aver restaurato il cimitero di Morleschio significa dare voce anche alle zone più periferiche della città dotate di un patrimonio prezioso per Perugia. Con l’occasione, anche l’unità operativa Manutenzioni ha incrementato il processo di riqualificazione, a cui hanno collaborato anche alcuni cittadini in forma privata, rendendo il cimitero un luogo ancora più particolare e fruibile da parte della cittadinanza”.

L’architetto Stefano Barcaccia ha raccontato la storia del cimitero di Morleschio costruito dal Comune nel 1878, realizzandolo in una forma simile ad un quadrilatero circondato da mura tuttora esistenti, con una cappella rettangolare e quattro edicole con loculi adiacenti la chiesa realizzate a partire dal 1906 a cui si è aggiunta una quinta edicola con loculi risalente agli anni ’70.

Inoltre, nel cimitero è presente anche un piccolo campo comune suddiviso in uomini, donne, bambini e bambine.

“Morleschio è il primo cimitero in Italia ad essere stato restaurato con l’Art Bonus. Ci sono altri luoghi cimiteriali in attesa di erogazioni in altre città ma Perugia è stata la prima città a concludere il restauro”, ha dichiarato Simona Cortona, responsabile della comunicazione anche del progetto Art Bonus Perugia. “Questo nuovo intervento ci dimostra come lo strumento dell’Art Bonus viene sempre più utilizzato dai mecenati per beni che raccontano legami tra le persone”.

Anche le mecenati, Ivana Picchio e Manuela Castellani visibilmente commosse, hanno raccontato che oggi, grazie all’Art Bonus, il cimitero di Morleschio è “un luogo che vive tra i vivi e che tutti coloro che oggi sono sepolti qui sarebbero stati felici di vedere un luogo così bello”.

La restauratrice Alessandra Mamone, incaricata di restaurare il cimiero, ha sottolineato “l’importanza di mantenere in vita la tradizione architettonica ed antropologica ancora tanto presente in questo territorio”,

Per la restauratrice è importante svolgere una manutenzione costante del patrimonio storico “nel solco della tradizione formale e tecnica e sempre guidata dal confronto con gli uffici preposti alla tutela”.

“Ad un primo esame visivo – ha dichiarato la restauratrice – le parti più ammalorate del bene erano principalmente le murature in pietra del perimetro cimiteriale. Al ritrovamento presentavano, infatti, degli annerimenti locali, mancanza di letti di malta nella pietra ed il bauletto delle murature laterali sgretolato, non era funzionale allo scolamento delle acque piovane”.

Il recupero ha interessato in gran parte il muro di cinta, l’intonaco esterno della cappella, l’interno della cappella funeraria del cimitero, in parte lasciata in pietra e in parte con intonaco di colore giallo acceso, nella quale sono state effettuate ripulitura e tinteggiatura dell’intonaco.

Infine, è stato recuperato anche il portoncino ligneo di accesso alla cappella in legno di colore rossiccio il quale in fase di sopralluogo si mostrava deteriorato, soprattutto nella parte esterna.