Firmati protocolli d’intesa antirapina per negozi e farmacie

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Tra il prefetto di Perugia e le associazioni di categoria

   

Attraverso un nuovo sistema di video allarme all’avanguardia basato su tecnologie di ultima generazione, in Umbria si punta al rafforzamento dell’azione di prevenzione e contrasto di furti e rapine negli esercizi commerciali.

A questo obiettivo guardano i tre protocolli d’intesa antirapina per negozi e farmacie sottoscritti, nella sede della Prefettura di Perugia, tra il prefetto Armando Gradone e i presidenti regionali di Confcommercio, Giorgio Mencaroni, di Confesercenti, Giuliano Granocchia, di Federfarma, Augusto Luciani, di AssoFarm, Antonio D’Acunto, e di Confcommercio-Federpreziosi, Erika Bellini.

Con questi accordi, alla cui firma sono intervenuti anche i vertici territoriali delle forze dell’ordine, le parti intendono dare compiuta attuazione a livello locale, come ha ricordato il prefetto Gradone, “ai protocolli quadro per la legalità e la sicurezza delle imprese, stipulati dal ministero dell’Interno con le associazioni di categoria interessate”. Protocolli “tecnici” questi ultimi che consentono di installare presso gli esercizi commerciali, su libera scelta dei singoli esercenti e nel rispetto del disciplinare, apparecchiature particolarmente evolute.

Ed al fine di alzare ulteriormente gli standard di sicurezza, il nuovo sistema consente quindi “una migliore e più rapida interconnessione tra gli impianti di allarme installati presso gli operatori economici e le centrali operative della polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri, facilitandone l’allertamento in caso di rapine o la ricostruzione delle dinamiche dell’evento”.

Un sistema “ben funzionante” e soprattutto “più performante” rispetto a tecnologie simili precedenti, come ha ricordato ancora Gradone parlando di altre esperienze già avviate in Italia. “Mettere in sicurezza le attività commerciali ancora di più ed in un momento di sofferenza come questo non può che creare un clima di maggiore serenità” ha affermato sempre il prefetto, sottolineando poi la “grande sensibilità” delle associazioni di categoria:

“In genere è il prefetto che stimola i diversi attori per innalzare i sistemi di sicurezza, ma in questo caso tutto nasce in modo diverso e per espressa volontà di Confcommercio e Confesercenti”.