Contratto a canone concordato, presentati nuovi accordi di Asppi, Uppi, Sai-Cisal e Asso Casa

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Depositati gli Accordi per i Comuni ad alta tensione abitativa che sono Perugia, Corciano, Città di Castello, Foligno, Gubbio, Spoleto, Todi e Umbertide e un altro accordo territoriale per tutti gli altri 51 Comuni della provincia

   

Dopo il deposito dell’Accordo per la stipula dei contratti a canone concordato valido per il Comune di Perugia e di quelli per gli altri Comuni della provincia, sottoscritti dalle associazioni dei proprietari immobiliari Asppi e Uppi e dai sindacati degli inquilini Sai-Cisal e Asso Casa, le sigle sindacali coinvolte hanno organizzato un incontro per illustrare le novità introdotte. All’iniziativa hanno partecipato Enzo Tonzani, presidente provinciale Asppi Perugia, Claudio Cresta, presidente provinciale Uppi Perugia, Franco Righetti, segretario regionale Sai-Cisal Umbria, e Valentina Orologio, segretaria provinciale Asso Casa Perugia.

Sono dunque stati depositati gli Accordi per i Comuni ad alta tensione abitativa che sono Perugia, Corciano, Città di Castello, Foligno, Gubbio, Spoleto, Todi e Umbertide. È stato  inoltre depositato l’Accordo territoriale per tutti gli altri 51 Comuni della provincia per i quali il decreto-legge 28 marzo 2014 n. 47, convertito con modificazioni dalla legge 23 maggio 2014 n. 80, ha esteso la possibilità di applicare il regime fiscale opzionale della cedolare secca “anche ai contratti di locazione stipulati nei comuni per i quali sia stato deliberato, negli ultimi cinque anni precedenti la data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, lo stato di calamità a seguito del verificarsi degli eventi calamitosi di cui all’articolo 2, comma 1, lettera c) della legge 24 febbraio 1992, n. 255”.

Questi Accordi territoriali consentono per i contratti ‘non assistiti’, quindi non redatti da un sindacato incaricato dal proprietario dell’immobile, la possibilità di attestazione da parte di una sola associazione firmataria dell’Accordo comunale, in conformità a quanto stabilito dal decreto 16.01.2017. Inoltre, favoriscono la possibilità di consultare planimetrie chiare e la trasparenza nell’individuazione delle zone censuarie, perché fanno esplicito riferimento alle Planimetrie OMI dell’Agenzia delle Entrate a disposizione di tutti i cittadini. In generale, “favoriscono una evidente semplificazione – hanno sottolineato le sigle firmatarie degli accordi – per quanto concerne le modalità per la determinazione del corretto canone concordato, quindi per il calcolo della superficie convenzionale, e premiano chi investe negli immobili ammodernandoli e introducendo soluzioni per il risparmio energetico”. “Va inoltre evidenziato – hanno concluso le sigle sindacali firmatarie – che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con due diverse note indirizzate al Comune di Perugia ha rappresentato, in primo luogo, che per la validità degli Accordi territoriali non si applica la maggioranza numerica delle organizzazioni sottoscrittrici e, in secondo luogo, l’obbligo di pubblicazione di tutti gli accordi da parte dei Comuni interessati”.