Confcooperative: “Bene, primo importante passo per promuove lo sviluppo dell’AI garantendo sicurezza, rispetto dei diritti fondamentali”
Il Parlamento Europeo ha approvato la legge sull’intelligenza artificiale, un testo elaborato con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza a tutti i cittadini, verificare che vengano rispettati i diritti fondamentali di ognuno e, contemporaneamente, promuovere l’innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie IA. L’Europa si conferma, dunque, il capofila in materia di regolamentazione dell’intelligenza artificiale, anticipando gli altri paesi del mondo che potrebbero prendere ispirazione e avviare le pratiche per definire il corretto utilizzo dell’IA.
“Il cuore del regolamento comunitario è quello di garantire l’utilizzo di questi strumenti, affinché diventino sicuri, trasparenti e accessibili a chiunque ne faccia richiesta senza che vengano minacciati i diritti dei cittadini. Pur sostenendo lo sviluppo delle tecnologie di IA, il Consiglio riconosce i rischi potenziali e incoraggia un approccio etico a tali tecnologie” dichiara il Presidente Regionale di Confcooperative Umbria Carlo Di Somma.
La nuova legge sull’intelligenza artificiale mette un freno a tutte quelle applicazioni che potrebbero minacciare i diritti dei cittadini tra cui: i sistemi di categorizzazione biometrica basati su dati sensibili; l’estrapolazione dei volti delle persone da internet o dai sistemi di video sorveglianza per generare dati da utilizzare per il riconoscimento facciale; sistemi per il riconoscimento delle emozioni (sul posto di lavoro e a scuola); sistemi per prevenire gli illeciti basandosi sulla profilazione o sulle caratteristiche degli utenti; sistemi per influire sul comportamento umano sfruttando le vulnerabilità delle persone. Per quanto riguarda l’utilizzo dell’AI per le forze dell’ordine, anch’essi non potranno fare ricorso all’identificazione biometrica, salvo situazioni specifiche adeguatamente regolamentate. La legge sull’intelligenza artificiale definisce anche i sistemi ad alto rischio che sono tutte quelle applicazioni che potrebbero arrecare danni a: salute, sicurezza, diritti fondamentali, ambiente, democrazia e Stato di diritto.
“L’IA può sicuramente contribuire a un’economia più innovativa, efficiente, sostenibile e competitiva, migliorando allo stesso tempo la sicurezza, l’istruzione e l’assistenza sanitaria per i cittadini contribuendo alla lotta contro i cambiamenti climatici” dichiara il Direttore di Confcooperative Umbria Lorenzo Mariani. “Pertanto giudichiamo positivamente l’approccio propositivo riservato della nuova normativa europea contemplando misure a sostegno dell’innovazione delle piccole e medie imprese per le quali tutti i paesi europei dovranno creare e rendere accessibili spazi di sperimentazione dove potranno sviluppare i propri strumenti IA e testarli nel pieno rispetto della normativa prima di metterli sul mercato”.
Al tema caldo dell’intelligenza artificiale Confcooperative dedicherà un focus specifico sabato prossimo 23 marzo dalle ore 17,30 presso l’Aula Magna del Complesso Monumentale di San Pietro a Perugia nell’ambito della “tre giorni” di eventi legati ai temi “Lavoro, Comunità e Futuro” che segneranno l’avvio delle celebrazioni del cinquantennale dell’Associazione regionale che sempre sabato 23 marzo ma la mattina vedrà anche lo svolgimento della dodicesima Assemblea Elettiva.
“In questo focus che riserviamo al futuro – dichiarano Di Somma e Mariani – potremo contare sulla partecipazione al Talk sull’IA di personalità prestigiosissime come Padre Paolo Benanti (Presidente della Commissione Nazionale Governativa sull’Intelligenza Artificiale), l’Assessore Regionale Michele Fioroni, il Rettore Maurizio Oliviero, l’Imprenditore Brunello Cucinelli, S.E. Mons. Luciano Paolucci Bedini e Dennis Maseri (Presidente Nazionale dei Giovani Cooperatori di Confcooperative). concludono Di Somma e Mariani.
Cosa succederà in futuro? La legge entrerà in vigore venti giorni dopo dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE e sarà applicabile nei 24 mesi successivi. Ci sono, però dei casi specifici, come i divieti relativi a tutti quegli utilizzi considerati illeciti che si applicheranno dai sei mesi dopo l’entrata in vigore; i codici per le buone pratiche, dai nove mesi dopo l’entrata in vigore; le norme sui sistemi AI per finalità generali, dai 12 mesi dopo l’entrata in vigore; gli obblighi per i sistemi ad alto rischio, che diventeranno effettivi dai 36 mesi dopo l’entrata in vigore della normativa.