Vinti: “Il Governo ha votato “Sì” al Referendum”

1407
   

Non ha tardato ad arrivare il commento di Stefano Vinti (Sinistra Italiana) alla notizia dell’approvazione dell’emendamento che abroga gli articoli del Jobs Act su lavoro e buoni lavoro, da parte della Commissione lavoro della Camera dei Deputati.

“Il Pd ha deciso che il Governo debba varare un decreto che contenga l’abolizione dei voucher e la piena responsabilità solidale del committente negli appalti. Cioè, il governo vota “sì” al referendum, vota contro se stesso e cancella i voucher”.

L’esponente di Sinistra Italiana ritiene che il PD abbia preso una decisione radicale per evitare una ulteriore sconfitta, dopo il referendum del 4 dicembre scorso, il cui esito è stato fallimentare per i Democratici.

Vinti non ha mancato di sottolineare che l’approvazione del suddetto emendamento è una grande vittoria per la Cgil, per le forze politiche, sociali e culturali che si sono schierate dal principio a favore dei “2Sì” e soprattutto per i milioni di lavoratori firmatari del referendum sul lavoro.

“E’ una vittoria contro la precarizzazione del lavoro”,

ha aggiunto il rappresentante di Sinistra Italiana.

“I voucher  sono l’emblema del Jobs Act caratterizzato, tra le varie cose, dà piena libertà di licenziamento illegittimo, demansionamento e videosorveglianza. In Umbria i voucher utilizzati nel 2016 sono stati circa due milioni (centotrentaquattro milioni in Italia) e hanno cambiato in peggio il mercato del lavoro”.

Nonostante il forte entusiasmo per il raggiungimento di un importante obiettivo, Vinti ha dichiarato che la precarietà del lavoro rimane e va pertanto combattuta e sconfitta: ciò sarà possibile grazie a nuove campagne referendarie e alla costruzione di un’alternativa politica e sociale al liberismo.

Vinti ha concluso facendo un’analisi della situazione a livello regionale e invitando coloro che governano a dare risposte nette, attuando nuove politiche che rimettano il lavoro al centro:

“Se ai due milioni di voucher in Umbria si aggiungono gli oltre quarantamila disoccupati, i ventitré mila scoraggiati che non cercano più il lavoro e i dodicimila cassaintegrati, ecco materializzarsi concretamente il “declino” della nostra regione. Chi governa, a tutti i livelli, deve dare risposte nette, radicali e urgenti per nuove politiche economiche che rimettano al centro il lavoro e la sua dignità”.

Elena Sofia Baiocco