Villa Umbra, corso sulla prevenzione della corruzione

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Le novità introdotte dall’aggiornamento del Piano Triennale di prevenzione della corruzione, dopo la delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) n. 12/2015,  saranno approfondite, giovedì 21 gennaio alle ore 9 presso Villa Umbra, durante il corso organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Dopo l’apertura lavori di Alberto Naticchioni, Amministratore Unico della Scuola, si svolgerà la relazione introduttiva di Fausto Cardella, Procuratore capo della Repubblica de L’Aquila sul tema della corruzione nella Pubblica Amministrazione. Successivamente il docente, Stefano Toschei, Consigliere TAR Lazio, tra i principali argomenti, si soffermerà sul metodo di aggiornamento del Piano nazionale Anticorruzione (PNA) utilizzato dall’ANAC per la redazione della determinazione n. 12/2015; il tema del contesto esterno ed interno, la mappatura dei processi e gli ulteriori adempimenti nell’aggiornamento del piano. Con tale aggiornamento, l’ANAC intende fornire indicazioni integrative e chiarimenti rispetto ai contenuti del Piano Nazionale Anticorruzione, approvato con delibera 11 settembre 2013,n.72 (PNA). L’Autorità ha deciso di predisporre l’Aggiornamento muovendo, da una parte, dalle risultanze della valutazione condotta sui Piani di prevenzione della corruzione (PTPC) di un campione di 1911 amministrazioni conclusa a luglio 2015, dall’altra, dall’opportunità di dare risposte unitarie alle richieste di chiarimenti pervenute dagli operatori del settore ed in particolare dai Responsabili della prevenzione della corruzione (RPC). L’aggiornamento si rende necessario in virtù degli interventi normativi che hanno fortemente  inciso sul sistema di prevenzione della corruzione a livello istituzionale. Particolarmente significativa è la disciplina introdotta dal decreto-legge 24 giugno 2014, n.90, convertito in legge 11 agosto 2014, n. 114, recante il trasferimento completo delle competenze sulla prevenzione della corruzione e sulla trasparenza dal Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP) all’ANAC, nonché la rilevante riorganizzazione dell’ANAC e l’assunzione delle funzioni e delle competenze della soppressa Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (AVCP). A seguito del mutato quadro normativo, l’ANAC si è già espressa su diverse questioni di carattere generale (trasparenza, whistleblowing, RPC, conflitti d’interesse, applicazione della normativa di prevenzione della  corruzione e della trasparenza alle società e agli enti di diritto privato in controllo pubblico o da pubbliche amministrazioni). Dalla normativa più recente emerge l’intento del legislatore di concentrare l’attenzione sull’effettiva attuazione di misure in grado di incidere sui fenomeni corruttivi.