“Utilizzare le strutture militari di Foligno per intensificare le vaccinazioni”

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“Utilizzare le strutture militari di Foligno per intensificare le vaccinazioni”. Il Consigliere regionale, Andrea Fora (Patto Civico) scrive alla Presidente Tesei

   

Il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) ha scritto una lettera alla Presidente della Giunta, Donatella Tesei, in cui propone di valutare l’ipotesi di utilizzare le strutture dell’Esercito per incrementare il numero dei punti vaccinali e le somministrazioni. Secondo Fora una struttura ottimale sarebbe la Caserma “Gonzaga” di Foligno. Fora scrive che

“nella certezza che ad oggi l’arma più efficace e potente contro il virus è quella di una campagna vaccinale di massa la più rapida e veloce possibile, mi permetto di sottoporre alla Sua cortese valutazione l’ipotesi di utilizzare a tale scopo anche le strutture dell’esercito presenti nella nostra regione, per incrementare il numero dei punti vaccinali e le somministrazioni giornaliere, compatibilmente con il numero dei vaccini che saranno a disposizione nelle prossime settimane. In Umbria ci sono alcune strutture dell’esercito che potrebbero essere utilizzate a tale scopo mediante una intesa fra Regione, Protezione Civile, Commissario nazionale per l’Emergenza e Esercito Italiano. La struttura ottimale – sia per la logistica che per il personale presente – su cui realizzare un centro vaccini per tutta la Valle Umbra Sud e non solo – è l’ottima e prestigiosa Caserma Gonzaga di Foligno, il Centro Nazionale di reclutamento e selezione reclute il cui personale è abituato a compiere a pieno regime oltre 70.000 selezioni l’anno, contro i 35.000 dello scorso anno. Ritengo che se vi fosse una disponibilità da parte della Difesa, ovviamente compatibilmente con le attività di arruolamento già previste, con la stipula di un protocollo con la Regione e le altre autorità dell’emergenza covid potrebbe costituire un punto di eccellenza per imprimere anche in Umbria una ulteriore e decisa svolta nella campagna vaccinale. Il centro nazionale può contare fra medici e operatori sanitari su 20/25 preziosissime unità, che potrebbero essere destinate a questo scopo, secondo un calendario ed un modello organizzativo da definire con le autorità militari. A mio avviso occorre verificare in tempi rapidi l’eventuale disponibilità dell’Esercito e della Difesa ad utilizzare questa e le altre strutture presenti in Umbria. Arrivare all’estate (dosi di vaccini disponibili permettendo) avendo vaccinato la gran parte dei cittadini umbri significherebbe poter godere in tranquillità e sicurezza dei flussi turistici in entrata che sembrano già delinearsi, appena le altre regioni avranno superato la fase di piena della terza ondata che ha già colpito l’Umbria nelle settimane scorse”.