Unipg: un milione e mezzo di euro per lo studio di materiali innovativi per il raffrescamento delle superfici urbane

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La Professoressa Anna Laura Pisello vince un ERC Starting Grant con il progetto HELIOS

   

Anna Laura Pisello, Professoressa associata del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, è risultata vincitrice di uno dei finanziamenti dell’ERC Starting Grant Competition, il programma per la ricerca e l’innovazione dell’European Research Council (ERC), riservato ai ricercatori che abbiano completato il dottorato di ricerca da due a sette anni e dedicato ai settori di ricerca pioneristici.

Un bando altamente competitivo, nel quale la Professoressa Pisello è risultata vincitrice con il progetto di ricerca: “HELIOS, the new generation of scalable urban HEat isLand mitigatIOn by means of adaptive photoluminescent radiative cooling Skins”, ottenendo, appunto, un milione e mezzo di euro.  L’Erc Starting Grant assegnato lla Professoressa Pisello, inoltre, è il primo conseguito dall’Ateneo nel settore scientifico-disciplinare della Fisica tecnica.

“Tema del progetto HELIOS – spiega la Professoressa Pisello – è lo sviluppo di soluzioni innovative in grado di produrre il raffrescamento passivo, cioè realizzato senza uso di energia, sfruttando alcune caratteristiche delle superfici urbanizzate, dagli edifici agli spazi esterni, quali piazze, strade, coperture di vario genere, esposte al sole e all’aperto”.

L’obiettivo di HELIOS è l’ideazione di materiali innovativi in grado di costituire una sorta di pellicola superficiale che mitighi la cosiddetta “isola di calore” urbana, che mette a rischio le condizioni di salute di più del 50% della popolazione globale che vive in aree urbane dense ed inquinate.

“Le soluzioni che HELIOS si propone di individuare – prosegue la Prof.ssa Pisello – consentiranno di migliorare il comfort ambientale interno ed esterno agli edifici, compromesso dal rischio di sovrariscaldamento urbano. Tali materiali innovativi dovranno anche essere in grado di modulare la propria azione in base alla temperatura e all’umidità esterne, così da evitare fenomeni potenzialmente dannosi di sottoraffrescamento, come per esempio in inverno o nei climi rigidi”.