Un indagato a piede libero per il giovane morto a Perugia

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C’è un indagato a piede libero per omicidio nell’indagine sulla morte di un ventiduenne di Bastia Umbra il cadavere del quale è stato trovato mercoledì mattina in un canale alla periferia di Perugia. E’ un transessuale brasiliano identificato dalla squadra mobile del capoluogo umbro e sentito fino a tarda notte in questura assistito da un legale.

Agli investigatori ha riferito di una violenta colluttazione con la vittima dopo essersi appartati.

Secondo quanto accertato dalla squadra mobile di Perugia – coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini – il brasiliano è risultato l’ultima persona incontrata dal ventiduenne. A lui gli investigatori sono risaliti al termine di una giornata nella quale sono state acquisite diverse testimonianze e altri elementi raccolti sul posto, una zona di campagna a Sant’Andrea delle Fratte alla periferia del capoluogo umbro.

Nell’auto, della madre del giovane, parcheggiata poco lontano dal corpo, nudo, della vittima sono stati trovati i vestiti, il telefono cellulare e gli altri effetti personali della vittima.

Il transessuale (regolarmente residente in Italia) è stato quindi rintracciato a casa e condotto in questura per essere interrogato. Agli inquirenti ha riferito di essersi appartato insieme al giovane con il quale – in base alla sua versione – c’è però poi stata una violenta colluttazione. Cominciata nella vettura e proseguita fuori quando entrambi – sempre secondo la testimonianza – sono caduti nel fosso dove il cadavere è stato trovato nella mattinata di mercoledì in seguito a una segnalazione di un passante. Il transessuale ha sostenuto con la polizia di essere scappato lasciando il giovane ancora vivo.

Agli investigatori ha mostrato diverse ecchimosi al volto.

Sarà ora l’autopsia a chiarire le cause della morte del giovane.