Umbria Jazz, si chiude edizione record. Marini: “Un evento straordinario”

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Per Umbria Jazz quella che si chiude stasera è da archiviare come una edizione da record. Nella tradizionale conferenza stampa finale, gli organizzatori hanno dichiarato 1 milione 500 mila euro di biglietti venduti più altri centomila di entrate dal merchandising. Gli spettatori paganti sono stati oltre 36 mila. Oltre un milione i contatti su facebook. Musicalmente è stata una buona edizione.

“Una edizione davvero straordinaria e di grande successo artistico, di critica, ed economico”

anche per la presidente della Regione, Catiuscia Marini.

“Per questo mi unisco alla soddisfazione di tutti, per  il successo di Umbria Jazz, di cui proprio la Regione porta la maggiore responsabilità”

ha affermato nel corso della conferenza stampa. La presidente ha voluto ribadire che Umbria Jazz rappresenta per la Regione

“l’evento di maggiore importanza e successo, ed è per questa ragione che negli ultimi anni – ha proseguito – abbiamo voluto intensificare la collaborazione con il Festival  per rafforzare ancor più il suo ruolo di importante ‘ambasciatore’ dell’Umbria. Umbria Jazz rappresenta, infatti, uno straordinario momento di promozione all’estero e di internazionalizzazione dell’immagine della nostra regione. Una operazione, questa, che abbiamo voluto realizzare e mettere a disposizione di tutto il sistema economico ed imprenditoriale regionale”.

 La presidente ha quindi ribadito che la Regione Umbria continuerà a sostenere il festival con un impegno finanziario assai considerevole e che

“in un momento di grave sofferenza delle risorse pubbliche, assume una valenza ancor più importante e significativa”.

Quanto al futuro del festival la presidente Marini, che ha voluto ringraziare tutti i membri della Fondazione Umbria Jazz, il personale, ed in particolare il direttore artistico, Carlo Pagnotta, ha assicurato il suo personale impegno e annunciato che

“mi metterò a lavoro già nelle prossime settimane affinché si possa rafforzare la funzione della Fondazione trasformandola in una ‘Fondazione di partecipazione’ che possa aprirsi al contributo di soggetti economici privati che – ha aggiunto – assieme alle istituzioni realizzino un modello che possa consolidare e garantire certezze al festival”.

 Infine, la presidente Marini ha auspicato – visto che i notevoli benefici economici indotti dal festival interessano il sistema alberghiero, della ristorazione e del commercio della città – che questi soggetti

“assumano una partecipazione attiva ed un protagonismo anche economico nell’ambito di una Fondazione di partecipazione”.