Trevi: al via “FoodyLand”

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Tutto è pronto presso Villa Fabri di Trevi che da domani fino a domenica ospiterà l’evento Foodyland (trevi.foodyland.eu), la Cittadella del Cibo, dedicato a piccoli e grandi. Foodyland nasce da un progetto sull’educazione alla sana alimentazione e alla prevenzione dell’obesità infantile voluto dalla Fondazione Giulio Loreti Onlus, lanciato lo scorso anno con una serie di iniziative e visionabile sul sito www.foodyland.eu. Ad aprire il divertente evento educativo sarà l’incontro-dibattito sulla prevenzione dell’obesità infantile, denominato “Mantenere un corretto stile di vita per vivere da adulto una vita…con stile”. I destinatari sono i genitori e gli educatori in genere. A condurre l’Incontro-Dibattito sarà il Prof. Valerio Di Carlo, presidente della Fondazione Giulio Loreti Onlus, Professore Emerito dell’UniversitàVita-Salute S. Raffaele di Milano. Interverranno: la dott.ssa Beatrice Messini Pediatra Endocrinologa presso U.O. Pediatria Ospedale di Foligno – Presidente SIMEUP Umbria; la dott.ssa Teresa Garbeglio Pediatra – già Responsabile S.S. Punto Nascita U.O. di Pediatria e Neonatologia Ospedale di Spoleto; la dott.ssa Maura Scarponi Dietista presso Servizio di Diabetologia Ospedale di Spoleto e la dott.ssa Silvia Sartini Specialista in Scienze Motorie. Il messaggio che si vuole trasmettere al pubblico con questo incontro è: “SI MANGIA MALE E CI SI MUOVE POCO”. Anche per questo incontro, che inaugurerà i laboratori e i divertenti giochi e percorsi della Cittadella del Cibo, sarà mantenuta una modalità “ludica”, per sondare le conoscenze della platea sui principi della sana alimentazioni e sfatare i luoghi comuni sui corretti stili di vita. Ecco un intervento del pro. Valerio Di Carlo sul tema del progetto Foodyland. “L’obesità infantile costituisce una realtà preoccupante di difficile gestione clinica, si caratterizza per l’elevata prevalenza e per la comparsa di complicanze sempre più precoci e importanti.  L’obesità, definita dall’organizzazione mondiale della sanità (OMS), epidemia del XXI secolo è molto costosa (15 perfino 20% del budget sanitario.) e di elevata mortalità. In Italia il 35 % dei bambini è in sovrappeso o obeso. In Umbria, l’obesità, sia quella infantile che dell’adulto, ha una prevalenza più elevata di quella nazionale, che a sua volta supera in percentuale tutti i paesi membri dell’Europa. Da qui la necessità di attuare rigorose misure preventive che riguardano sia l’alimentazione che il movimento attraverso l’attività sportiva. Questi due fattori fin dall’infanzia influiscono sulla qualità della vita e, se correttamente attuati, sono in grado di evitare la comparsa di malattie croniche nell’adulto. La parola dall’antico greco “dìaita “da cui deriva la parola “dieta” significa in realtà “stile di vita” e comprende sia il modo di alimentarsi che quello di muoversi. Proprio agendo sulla stile di vita dei bambini si può prevenire l’obesità che da adulti spesso è complicata da gravi malattie come il diabete, l’infarto e l’ictus. Per quanto riguarda l’alimentazione è scientificamente accertato che la cosiddetta “dieta mediterranea”è lo stile nutrizionale più idoneo per prevenire l’obesità. Essa è stata dall’Unesco inserita nei Patrimoni Culturali dell’Umanità, non solo perché protegge la salute ma anche l’ambiente, l’economia e le tradizioni culturali dei paesi del bacino del Mediterraneo. Una sana alimentazione da sola non è però in grado di proteggere dall’obesità se non è accompagnata da un adeguato esercizio fisico aerobico. In Umbria la prevalenza di coloro che dichiarano di non praticare attività motoria è addirittura del 41%. Concludendo, anche nei bambini, se si mangia male e ci si muove poco, la probabilità di diventare obesi è elevata”.