Trasimeno: operazione anti bracconaggio ittico

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Circa trecentocinquanta chili di pesci vivi e altri quarantatré e mezzo di esemplari morti sono stati individuati dai carabinieri forestali di Passignano e di Magione in sette tofi (complesse reti a campana contenenti più inganni) e due guide (per indirizzare gli animali) nel corso di un’operazione contro il bracconaggio ittico nell’area del Trasimeno. Intervento attuato con le guardie giurate volontarie della Fipsas.
Le reti sono risultate non conformi alla normativa in quanto non “identificati” con sigla del proprietario. Erano posizionate in località Ponte della Torre, nelle acque del Canale dell’Anguillara affluente del Trasimeno. Tutti gli esemplari ancora vivi (cavedani, tinche e carassi) sono stati immediatamente liberati. In corso le indagini per risalire ai responsabili degli episodi di bracconaggio ittico che – secondo i carabinieri forestali – penalizzano gravemente l’ecosistema del Lago e quello locale.

(Fonte: Ansa.it)