Terremoto: a teatro con “Ripartiamo con il sorriso”

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Un teatro che sorride per far sorridere chi ha vissuto la tragedia del terremoto. Nasce con questo spirito e questi obiettivi “Ripartiamo con un sorriso”, manifestazione ideata dai Comitati regionali di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria della FITA, la Federazione Italiana Teatro Amatori, che, d’intesa con le Amministrazioni locali e con il sostegno della FITA nazionale, hanno elaborato un cartellone estivo “strappa-risate” di 28 date, tutte a ingresso libero, animate da compagnie FITA del territorio e con sette località coinvolte, dal 16 giugno al 13 agosto. Si tratta di allestimenti brillanti, che spaziano dalla commedia popolare ai classici della risata d’autore, al musical. Con un’attenzione particolare riservata all’uso delle lingue locali e al repertorio di tradizione, per ritrovare e rinvigorire quelle radici che il terremoto ha scosso dal profondo. Per quanto riguarda l’Umbria il progetto interessa il borgo di Monteleone di Spoleto con sei date (al Teatro comunale Carlo Innocenzi): l’8, il 14 il 22 e il 29 luglio e il 5 e 12 agosto.

«Essere scaraventati al suolo dalla violenza della natura – dichiara Francesco Segoni, presidente FITA Umbria – è un’esperienza che ferisce profondamente l’animo, e una ferita della psiche è molto più complessa da rimarginarsi rispetto ad un graffio del corpo. Proprio per questo desideriamo offrire un momento di sorriso e di leggerezza a coloro che hanno vissuto questi gravissimi eventi. Auspichiamo inoltre che questa manifestazione mantenga viva l’attenzione della collettività sui bisogni primari delle popolazioni nel dopo terremoto e nel contempo faccia conoscere Monteleone di Spoleto, un meraviglioso borgo medievale ricco di storia e d’arte e immerso nell’incontaminato verde dell’Umbria».

«La nostra grande famiglia – aggiunge il presidente nazionale FITA, Carmelo Pace – si è sempre mossa con generosità in occasione di emergenze ed eventi drammatici. In questo caso, tutti i Comitati regionali FITA d’Italia hanno immediatamente sposato l’idea, devolvendo il ricavato del 5xmille dello scorso anno, circa 15mila euro, a questa iniziativa, speciale perché va al di là delle pur necessarie raccolte fondi, contribuendo ad una “ricostruzione” importante quanto quella materiale: quella, cioè, del tessuto sociale, di un senso di “normalità” nei luoghi del terremoto, consentendo ai residenti di tornare ad incontrarsi, a socializzare, ad essere comunità, obiettivi primari del nostro fare teatro».