Terremoto: 824 mila € per attività culturali e spettacolo

989
Assisi e Napoli unite nel nome dei Santi protettori

“E’ di 824 mila euro la quota destinata all’Umbria in base al riparto dei fondi del decreto firmato dal Ministro Franceschini e finalizzata a sostenere lo spettacolo e le attività culturali nei 15 comuni del cratere colpiti dal sisma”

   

: lo ha annunciato l’assessore regionale alla cultura, Fernanda Cecchini.

“Le risorse – ha proseguito Cecchini – rappresentano un altro passo concreto per rinsaldare il senso di comunità delle aree interessate, per rilanciare il turismo e contrastare i rischi dello spopolamento. Le misure – ha spiegato – sono rivolte ad interventi per rivitalizzare il tessuto economico e sociale, in particolare i centri storici e urbani, attraverso la realizzazione di iniziative culturali che abbracciano le diverse attività con l’utilizzo di teatri, piazze e luoghi di eccellenza paesaggistica. L’obiettivo – ha concluso – è di favorire il coinvolgimento delle comunità locali e, in particolare, di giovani, in collaborazione col mondo della scuola, e di anziani, che costituiscono una quota significativa della popolazione rimasta nei centri terremotati”.

In base all’accordo tra Regione Umbria e “Mibact”, che recepisce i criteri del decreto ministeriale e che avrà durata di un anno, fino al 16 maggio 2018, il budget assegnato all’Umbria è stato ripartito in due linee attuative: 247 mila 200 euro (estensibili fino a 576 mila 800) per progetti proposti dal territorio e individuati tramite avviso pubblico, da svolgere in collaborazione con gli organismi finanziati nell’ambito del Fondo unico per lo spettacolo per l’Umbria; 576mila 800,00 (diminuibili fino a 247.200) per progetti di iniziativa regionale e di maggiore rilevanza, attuati direttamente dalla Regione Umbria, anche in compartecipazione con soggetti pubblici e privati. I soggetti attuatori delle attività culturali di spettacolo dal vivo dovranno essere individuati tra i professionisti che operano in Umbria e prioritariamente tra gli organismi finanziati nell’ambito del Fondo unico per lo spettacolo, comprese le ‘residenze artistiche’. La Regione, previo trasferimento delle risorse da parte del Ministero, approvate le misure attuative e individuati i possibili beneficiari, potrà assegnare un acconto fino al 70% su ogni contributo assegnato. Spetterà sempre alla Regione procedere alle verifiche amministrativo-contabili per accertare la regolarità degli atti relativi all’attività sovvenzionata. Una volta ultimata l’istruttoria la Regione erogherà gli importi a saldo, procedendo a eventuali riduzioni e revoche nel caso di interventi non attuati secondo quanto previsto. Nell’assegnazione delle risorse la Regione terrà conto, tra l’altro, del radicamento dell’iniziativa sul territorio, della qualità artistica del progetto da realizzare, delle ricadute socio economiche del progetto e dell’innovazione progettuale.