Città di Castello: da anni in pensione, diventa maresciallo dei carabinieri

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La storia del tifernate di Italo Bianchini

   

Quando la “burocrazia” riserva piacevoli sorprese anche a distanza di quasi venti anni.

E’ il caso del tifernate Italo Bianchini, classe 1948, congedato nel 1991 dopo una brillante carriera nell’Arma dei carabinieri, iniziata a 17 anni nella scuola Allievi di Roma, che a distanza di anni dall’inizio della meritata “pensione” si è visto riconoscere con tanto di decreto del ministero della Difesa, la promozione al grado di “maresciallo ordinario” con decorrenza 1 gennaio 2004 Un prestigioso attestato seppur “tardivo” da mettere in bella mostra nel salotto di casa accanto alle altre mille soddisfazioni che la vita gli ha riservato anche nelle attività che ha svolto nel tempo libero: fra i fondatori e tesoriere dell’Associazione tartufai Alta valle del Tevere, consigliere dell’Associazione nazionale carabinieri, sezione “Colonnello Valerio Gildoni, iscritto alle associazioni “Anteas” e al Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

    “Nel fatidico 2021 – racconta soddisfatto Italo Bianchini, fresco di promozione al grado superiore – in piena pandemia e restrizioni annesse, mia moglie Gianfranca, romagnola, che ha svolto nella vita lavorativa un ruolo importante come Cancelliere di Tribunale, leggendo le riviste ‘Il Carabiniere’ e ‘Fiamme D’Argento’, alle quali ero e sono tuttora abbonato, ha trovato una legge in base alla quale alcune categorie di carabiniere, potevano ottenere l’iscrizione nel ruolo d’onore del comando generale dell’Arma. La richiesta che abbiamo inoltrato via pec, è stata accolta e successivamente è stato emesso il decreto del ministero della Difesa datato 13 aprile 2021, la cui notifica è avvenuta tramite la stazione carabinieri di Città di Castello il 6 giugno 2021. Con successivo decreto del ministero della Difesa, direzione generale per il Personale militare, sono stato promosso al grado di maresciallo ordinario”.

    Alla serata per la consegna dei “gradi” hanno partecipato – riferisce il Comune di Città di Castello – i vertici dell’Associazione nazionale carabinieri, Mario Menghi e Franco Masini, il sindaco, Luca Secondi, il vice-presidente dell’Assemblea Legislativa regionale, Michele Bettarelli e il consigliere comunale, Andrea Lignani Marchesani.