Teatro “Verdi” di Terni: il Psi chiede l’avvio dei lavori

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Terni: al via la stagione di prosa 2018/19 del Teatro Secci

“Si dia seguito quanto prima al progetto di restauro e di adeguamento funzionale e impiantistico del Teatro comunale di Terni ‘Giuseppe Verdi’, senza ulteriori indugi e ritardi che possano mettere in pericolo il finanziamento regionale per tale intervento”.

   

È quanto affermano dalla segreteria provinciale del Psi di Terni a seguito delle polemiche e del dibattito sulle sorti del teatro che si è acceso in questi giorni.

“La città di Terni – spiega il Partito socialista ternano – ha bisogno, più che mai, di risposte certe e celeri sulle scelte strategiche riguardanti il rilancio e il recupero delle proprie radici e della propria identità culturale, che passa anche attraverso la salvaguardia del teatro ‘Verdi’ e della fontana di piazza Tacito”.

“Riteniamo doveroso – affermano i socialisti – esprimere la nostra idea sul futuro del teatro in quanto elemento fondamentale della città e della cultura cittadina fino alla fine del decennio scorso. Com’è avvenuto in questi giorni, è necessario raccogliere proposte da progettisti ed esperti della produzione artistica che, con la loro esperienza, possono contribuire alla rinascita di un bene fondamentale per la crescita culturale di una città che da ormai troppi anni non ha più il suo teatro. Terni ha già perso troppi elementi strutturali per incuria, negligenza e pavidità. I cittadini sono stanchi, rivogliono il teatro ‘Verdi’ e vogliono fruirne al meglio. Dovremmo riuscire a trovare una sintesi fra l’impianto originario del progetto ottocentesco dell’architetto Poletti e aspetti di modernità che ne consentano un uso più coerente con gli attuali modelli di utilizzo”.

“Su un punto, però – conclude la segreteria ternana del Psi –, non possiamo ammettere ulteriori ritardi: l’avvio dei lavori dell’appalto per la colonna scenica. Questi devono diventare il simbolo della voglia di andare avanti. Sull’appalto e sul finanziamento assegnati non si torni indietro, gli si dia corpo se non si vuole perdere l’opportunità che tutti i cittadini auspicano. Non si faccia l’errore di rinunciare a quanto già messo a disposizione dalla Regione Umbria”.