Che spettacolo la “Cronometro del Sagrantino”

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Una giornata bellissima sotto il profilo atmosferico ma, soprattutto, per il ciclismo, per i tantissimi appassionati presenti lungo i trentanove chilometri del percorso e per l’Umbria intera. Questa è stata la “Cronometro del Sagrantino”, decima, importantissima tappa del Giro d’Italia del Centenario, con partenza da Foligno e arrivo a Montefalco, “la ringhiera dell’Umbria”. Un grandissimo spot per la nostra regione, e si sa quanto ce ne sia bisogno in questo periodo, con tutta l’Italia, l’Europa e, in streaming, tutto il mondo, che hanno potuto toccare con mano in diretta, le bellezze della nostra regione. Da quelle artistiche e storiche, con le città medioevali di Foligno e Montefalco, senza dimenticare quelle attraversate dai corridori, la splendida Bevagna e la perla dei Monti Martani, Bastardo. E poi la splendida campagna e le verdi colline del Sagrantino e il popolo dell’Umbria e non solo, che ha riempito numerosissimo e festoso i bordi delle strade dove “i girini” hanno sfrecciato dalla tarda mattinata fino ad oltre le cinque della sera. La gara, bellissima e avvincente, è stata vinta trionfalmente dall’olandese della Sunweb, Tom Dumoulin, che ha stracciato i diretti rivali alla vittoria finale, infliggendo ben due minuti di distacco a Vincenzo Nibali e quasi tre a Nairo Quintana, a cui ha sfilato la maglia rosa. Ottimi secondi e terzi sono stati il britannico del Team Sky, Geraint Thomas e il lussemburghese della Quick-Step, Bob Jungels, maglia bianca come miglior giovane del Giro, che hanno contenuto in meno di un minuto il loro ritardo dalla nuova maglia rosa Dumoulin. Ma a vincere sono stati anche l’Umbria e i suoi abitanti che hanno dimostrato come la vita nella nostra regione vada tranquillamente avanti e come le ferite del recente terremoto riguardino fortunatamente solo un piccolo lembo periferico della nostra regione, augurandoci che tutto questo serva ad incentivare nuovamente l’arrivo in Umbria dei turisti. Di tutto ciò bisogna ringraziare l’Rcs e la Gazzetta dello Sport, organizzatori del Giro D’Italia che hanno voluto come scenario protagonista della tappa a cronometro più lunga, da sempre fondamentale in una grande corsa a tappe, proprio il cuore della nostra regione, le terre del Sagrantino, uno dei vini più prestigiosi della nostra bella Italia.

dall’inviato Danilo Tedeschini