Spazio Humanities promuove la tavola rotonda “Insegnanti il più e il meglio? Le domande, la scuola, il nostro tempo”

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Spazio Humanities promuove la tavola rotonda “Insegnanti il più e il meglio? Le domande, la scuola, il nostro tempo”. Un dialogo con Jacopo Manna (Liceo A. Mariotti), Sergio Pasquandrea (Liceo A. Pieralli), Patrizia Tabacchini (ITTS A. Volta), Sonia Viscione (Liceo A. Mariotti), Roberto Contu (Liceo S. Properzio). Modera: Davide Pairone (Aguaplano Libri)

   

La stagione classe 2020 di Umbrò Cultura si apre con un evento dedicato alla scuola e alla didattica e con una sostanziale novità: la tavola rotonda che avrà per oggetto l’ultimo libro di Roberto Contu – Insegnanti (il più e il meglio), edito per i tipi di Aguaplano nel 2019 – si porrà come primo evento promosso dalla neonata associazione di promozione sociale ‘Spazio Humanities’, all’interno del cui cartellone di attività è confluito il progetto culturale Umbrò Cultura.

Martedì 11 febbraio, alle 18.30, nella sala Bistrot di Umbrò, in via S. Ercolano 4, a Perugia, Roberto Contuautore del libro e insegnante di ruolo nella scuola secondaria di secondo grado (attualmente insegna al liceo S. Properzio di Assisi), docente a contratto che collabora con il Dipartimento di Lettere dell’Università degli Studi di Perugia –, dialogherà con i colleghi-docenti Jacopo Manna, Sonia Viscione (liceo A. Mariotti), Sergio Pasquandrea (liceo A. Pieralli) e Patrizia Tabacchini (ITTS A. Volta). Il dibattito sarà moderato da Davide Pairone, della casa editrice Aguaplano.

L’insegnante è un intellettuale? C’è un ruolo dell’insegnante – come afferma Romano Luperini citato da Roberto Contu nel suo libro –, e questo coincide con l’attività di chi deve sapere riempire un registro, e poi c’è la funzione dell’insegnante, di colui, cioè, che riesce ‘ad accendere la coscienza di un adolescente o a giustificare il perché Dante a scuola sì e Folfacchiero dei Folfacchieri no’.

Cosa deve ancora sapere fare l’insegnante, alle prese con i programmi ministeriali, nella scuola di oggi, riflesso di una più ampia società fluida, figlia dei social media? Deve saper stupire e fare appassionare i suoi studenti raccontando le storie di coloro che hanno fatto la tradizione letteraria? In che modo e con quali tecniche e strumenti?

Su questi e su altri problemi di didattica della letteratura e di dialettica tra classici, insegnanti e studenti sarà dedicato l’incontro dell’11 febbraio, che affronterà, tra gli altri, il discorso relativo al canone letterario, alla ricerca condotta, ogni giorno, sul campo dai docenti e al senso collettivo dell’educazione.

Forse solo così possono trarre, insegnanti e studenti, ‘il più e il meglio’ dalla scuola, come voleva Pinocchio, il burattino uscito dalla penna di Collodi.