“Sotto il Cielo degli Etruschi – Notte Bianca al Fanum Voltumnae”

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Come ormai da tradizione consolidata, Venerdì 29 e Sabato 30 Luglio 2016 dalle ore 21 in località Tamburino / Ponte del Sole si rinnova l’iniziativa “SOTTO IL CIELO DEGLI ETRUSCHI – Notte bianca al Fanum Voltumnae”, finalizzata a conoscere da vicino ed apprezzare gran parte del patrimonio etrusco di Orvieto, conservato e/o ancora da svelare nel Parco Archeologico Ambientale dell’Orvietano. L’evento che, come già accaduto nelle precedenti edizioni, è sempre molto apprezzato dal pubblico di ogni età, si svolgerà in due serate: venerdì 29 e sabato 30 luglio, con inizio alle ore 21,00. Nella prima sera, dal titolo “Cieli di…versi”, avranno luogo due turni di visita allo scavo: tra primo e secondo turno, alle 22:15, i visitatori assisteranno alla lettura di alcuni sonetti di Giuseppe Gioachino Belli recitati in romanesco dall’attore Maurizio Mosetti e commentati dal Prof. Filippo Coarelli. Maurizio Mosetti è attore, regista, docente di tecniche teatrali; ha lavorato e lavora in teatro, televisione, cinema. Membro del “Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli” è uno dei massimi interpreti belliani. Filippo Coarelli, professore emerito dell’Università di Perugia, è archeologo di fama internazionale, autore di numerosissimi volumi e articoli scientifici, ha curato una raccolta di sonetti del Belli dedicati a temi archeologici. Insignito della laurea ad honorem da molte Università europee, è membro di prestigiose istituzioni, quali l’Accademia dei Lincei e l’Accademia di Francia. Nella seconda serata, dal titolo “Il fuoco di Kanuta”, si prevedono tre turni di visita, tutti allietati da piccoli spettacoli: nella prima postazione dello scavo una fanciulla danzerà in onore delle dee etrusche evocate dal racconto della storia di Kanuta, la donna – interpretata da Stefania Pompili – che dedicò una statua di bronzo nel santuario etrusco; in altri settori dello scavo si svolgeranno danze con il fuoco. Partecipare alle serate di Venerdì 29 e Sabato 30 luglio, è anche un modo per sostenere la ricerca archeologica e il patrimonio culturale e rilanciare il settore turistico che esso muove. In tanti anni di ricerche, le indagini hanno messo in luce un ricco palinsesto di strutture che testimoniano come il luogo fu frequentato per duemila anni, dal VI sec. a.C. alla Peste Nera del 1348. La moderna critica archeologica sembra oramai concorde nel riconoscere l’area quale sede del Fanum Voltumnae, il santuario federale dove si riunivano annualmente i rappresentanti delle più importanti città etrusche per prendere decisioni di interesse comunitario. In occasione delle assemblee si svolgevano anche mercati, gare atletiche e spettacoli teatrali. Un’iscrizione ha rivelato il nome etrusco del sito: “il luogo celeste”. Per partecipare occorre la prenotazione obbligatoria (tel. 339.7541306). L’orario di visita va rigorosamente rispettato. Si ricorda che l’adesione “volontaria” all’evento solleva gli organizzatori da ogni responsabilità. Il servizio d’ordine sarà coordinato dal personale della Protezione Civile.