Sociale: “Parlami di te”, attivo il nuovo sportello del Cesvol

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Un servizio in più per ascoltare e sostenere i volontari

   

Ascolto e sostegno per ripartire insieme: sono queste le parole chiave di “Parlami di te”, il nuovo sportello del Cesvol Umbria rivolto ai volontari degli Enti del terzo settore. Un servizio in più, pensato per offrire ai volontari la possibilità di esprimere fatiche, disagi, perplessità, cambiamenti, emozioni e bisogni vissuti in questo periodo di pandemia e legati alla propria attività.

Lo sportello è già attivo e al momento è aperto tutti i giovedì dalle 15.30 alle 18.30 nella sede del Cesvol, in via campo di Marte a Perugia.

“Lo sportello, nato in collaborazione con il dpt di filosofia, scienze sociali, umane e della formazione dell’Unipg, – spiega Salvatore Fabrizio, direttore Cesvol Umbria – intende fornire un supporto qualificato ai volontari che sentono il bisogno di parlare dei propri disagi in un contesto di fiducia e riservatezza, all’interno di un luogo non terapeutico ma potenzialmente molto efficace dal punto di vista della espressione protetta di sé. Lo sportello, che si rivolge a una platea numerosa e importante, funge anche da catalizzatore di una relazionalità dalla quale raccogliere elementi, suggerimenti e bisogni ai quali il Cesvol potrà, direttamente o indirettamente, rispondere”.

Su questa scia il servizio potrebbe quindi rappresentare uno snodo, anche immateriale, in grado di facilitare l’emersione del disagio percepito dai volontari, al fine di codificarlo, analizzarlo e trasformarlo in una mappa di possibili interventi di sostegno e di supporto di natura diversa, a seconda che si tratti di disagio correlato direttamente alla sfera psicologica e soggettiva del volontario oppure legato alla sfera associativa.

“Nel primo caso – precisa il direttore del Cesvol – il servizio può avere una funzione di presa in carico orientata alla risoluzione indiretta del problema, ma anche una funzione di presa in carico orientata alla connessione con proposte di “recupero” interne al circuito ordinario; mentre nelle forme di disagio correlato alla sfera associativa, il servizio agirà da contesto aggiuntivo per i processi di emersione e codificazione del disagio, che verrà connesso con il circuito di servizi ed attività a carattere organizzativo, gestionale, manageriale e motivazionale del centro”.

I colloqui si svolgeranno sia in presenza che in modalità telematica e saranno condotti dalla dottoressa Miriam Pizzardi previa prenotazione tramite i seguenti contatti: parlamidite@cesvolumbria.org, whatsapp 3510452596.

Un servizio in più per ascoltare e sostenere i volontari