Sociale: Aucc presenta il progetto terapeutico Cineforum di psico-oncologia

407

Sociale: Aucc presenta il progetto terapeutico Cineforum di psico-oncologia . Appuntamento ai Giardini del Frontone il  2 settembre

   

Una serata all’insegna del cinema e della psicologia. Giovedì 2 settembre, alle ore 20.30, ai Giardini del Frontone di Perugia, nel quartiere Borgo XX giugno, sarà presentato il progetto Cineforum di psico-oncologia dell’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro odv.

Interverranno il presidente Aucc Giuseppe Caforio, il coordinatore del team di psicologi Aucc, Paolo Catanzaro, ed altri oncologi dell’Azienda ospedaliera di Perugia. A seguire sarà proiettato il film Babyteeth – Tutti i colori di Milla. L’evento, a ingresso gratuito è organizzato da Aucc in collaborazione con il team di tirocinanti di psico-oncologia e gode del supporto dell’azienda Susa trasporti che ha deciso di sostenere la serata con una importante donazione.

Il progetto di Cineforum oncologico, guidato dai giovani tirocinanti in psico-oncologia coordinati dal dottor Paolo Catanzaro, ha come obiettivo quello di offrire ai pazienti oncologici, ai loro famigliari e agli operatori sanitari uno spazio innovativo di incontro volto all’analisi interiore. Il tutto, attraverso la fruizione condivisa di pellicole cinematografiche che mira a suscitare riflessioni e condivisioni di vissuti emotivi e situazioni dolorose.

Sotto la supervisione del dottor Paolo Catanzaro, giovani specializzandi della scuola di Psicoterapia psicoanalitica esistenziale “Gaetano Benedetti” di Perugia gestiscono il gruppo terapeutico coordinando e dirigendo le discussioni che nascono in seguito alla visione di film accuratamente selezionati con l’obiettivo di offrire ai partecipanti uno strumento di supporto, di cura e di sostegno.

Come tutti i progetti socio-assistenziali dell’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro, si tratta di un servizio totalmente gratuito sia per i pazienti che per i famigliari e gli operatori.

Il modello di riferimento è quello dei “Gruppi di Monte Verità” di Luban-Ploza, attivi in Svizzera dal secolo scorso. I dibattiti scaturiti dopo le visioni dei lungometraggi, con l’analisi delle tematiche, delle emozioni dei personaggi, dei vissuti reali dei pazienti e degli operatori sono stati sino ad oggi quanto mai vivaci e stimolanti.

Una esperienza valida, da arricchire con il coinvolgimento di più “attori-spettatori” al fine di incrementare la capacità di riconoscere, decodificare e manifestare le proprie emozioni per affrontare la patologia, se possibile, con occhi diversi. Il progetto non ha mai subito interruzioni, neanche durante le fasi più restrittive e critiche della pandemia