“Sindaco Stirati fa disinformazione. No alla chiusura ciclo rifiuti a Gubbio”

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“Sindaco Stirati fa disinformazione. No alla chiusura ciclo rifiuti a Gubbio”. Il comunicato della Lega Gubbio

“Ogni azione politica sul tema dei rifiuti per risultare efficace deve basarsi sulla capacità di saper coniugare la tutela della salute e dell’ambiente con lo sviluppo economico locale, con pragmatismo, attraverso evidenze tecnico-scientifche e senza ideologismi”.

   

È l’intervento congiunto del coordinatore Lega Gubbio, Luca Ramacci e dei consiglieri comunali Lega, Stefano Pascolini, Angelo Baldinelli e Michele Carini.

“Ad oggi non sappiamo ancora come sarà impostato il nuovo piano regionale dei rifiuti, ma chiederemo all’assessore Roberto Morroni di esprimersi quanto prima sul tema. Ribadiamo la nostra contrarietà a un’eventuale chiusura del ciclo dei rifiuti a Gubbio. Negli ultimi anni la sinistra ha considerato il conferimento in discarica (35% dell’indifferenziato) come soluzione finale alla gestione dei rifiuti ed è per questo se le discariche entro il 2024 saranno al collasso, con tutti i problemi ambientali che ne potranno derivare. Considerando che secondo le disposizioni comunitarie entro il 2035 il conferimento in discarica non dovrà essere superiore al 10%, sarà necessaria una nuova politica di gestione dell’indifferenziato, recependo le direttive europee e la normativa nazionale in merito alla gerarchia dei rifiuti: aumento della raccolta differenziata, riuso, riciclo e recupero incluso il recupero energetico. Impossibile negare che lo scenario attuale è l’evidenza di una politica fallimentare della sinistra umbra che, priva di una visione lungimirante, ha preferito non scegliere sul tema dei rifiuti a differenza di altre regioni dove i rifiuti sono stati considerati un’opportunità e non un problema. In merito alla richiesta delle cementerie per l’utilizzo di CSS combustibile end of waste, in parziale sostituzione del pet-coke, non possiamo che prendere atto di una richiesta puramente tecnica e non politica, legittima, supportata da chiare direttive europee, da norme nazionali che hanno recepito tali direttive e da una recente sentenza del TAR del Lazio. Con questa sentenza viene ribadita la legittimità del decreto ministeriale del 2013 che regola il CSS combustibile rendendolo parte del quadro più generale delle politiche europee per la produzione e sviluppo dell’economia circolare. È bene evidenziare che il Decreto ministeriale è entrato in vigore dopo il parere favorevole della Commissione europea a seguito di un’apertura di una consultazione pubblica durata un anno, aperta a cittadini, imprese e Stati e che l’utilizzo del CSS Eow è in linea con le best practies implementate in altri paesi come da direttiva europea del 2010 relativa alle emissioni industriali. Inoltre all’interno del Ministero dell’Ambiente è stato istituito un Comitato di vigilanza e controllo del CSS Eow, di cui fanno parte anche le associazioni ambientaliste che ha il compito di monitorare, promuovere e diffondere informazioni utili ai cittadini riguardo l’utilizzo del CSS Eow. Pertanto stigmatizziamo il comportamento del sindaco Stirati, dell’assessore Tasso e di alcuni politici locali che per opportunismo politico continuano a fare disinformazione dando per certi degli scenari ancora da definire, mescolando erroneamente il ciclo dei rifiuti con le richieste tecniche delle cementerie e facendo volutamente confusione tra CSS rifiuto e CSS combustibile. È bene chiarire ancora una volta che, se per la chiusura del ciclo dei rifiuti la scelta sarà anche politica e comunque aperta ad una fase di consultazione, la richiesta delle cementerie, che sarebbe stata inoltrata a prescindere dal colore politico della Giunta Regionale, è tecnica, dettata da precise direttive europee in termini di emissioni di Co2 che consentirebbero ai cementifici di evitare la chiusura e le conseguenti criticità occupazionali per il territorio. Come Lega Gubbio lavoreremo per garantire i controlli: ci faremo promotori nelle sedi istituzionali di tutte quelle iniziative volte a garantire la tutela della salute e dell’ambiente in collaborazione con gli enti preposti Arpa ed Usl, industrie, cittadini e comitati con i quali il gruppo Lega Umbria regionale si è già reso disponibile ad un confronto istituzionale. Sul fronte sanitario ci preme informare la cittadinanza che sta proseguendo l’iter per garantire la continuità dell’attività del Registro Tumori, fermo dal 2017 e che ha subito un taglio dei finanziamenti del 60% da parte della vecchia Giunta regionale. Umbria Salute in collaborazione dell’Università stanno predisponendo le linee guida. Vogliamo inoltre evidenziare, in risposta ad alcuni politici locali e regionali, che l’Umbria ha recepito molto bene le indicazioni europee in merito al tema del green economy: l’idrogeno è il futuro e l’individuazione dell’ex centrale elettrica di Bastardo come impianto per la sua produzione ne è la riprova. L’idrogeno rappresenta il futuro e sicuramente le imprese cementiere sono al lavoro per sviluppare questa risorsa, ma il percorso sarà lungo e per questo dobbiamo avere l’onestà intellettuale di fare i conti con la realtà e trovare soluzioni nel breve e medio periodo per garantire l’ammodernamento tecnologico degli impianti ed adeguarli alle nuove direttive europee sulle emissioni di CO2”.