Sicurezza: Franco Granocchia (IDV) chiede telecamere a Ponte San Giovanni

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Maggiore sorveglianza nel territorio di Ponte San Giovanni e, per questo, l’installazione di un sistema di telecamere di sicurezza. È quanto chiede Franco Granocchia, commissario straordinario per l’Umbria de L’Italia dei valori. Telecamere da piazzare, in primo luogo, alle uscite della E 45 e nelle due arterie principali, via Manzoni e via della scuola, dove si snodano la maggior parte delle attività commerciali.

“C‘è un problema di sicurezza a Ponte San Giovanni – spiega Granocchia – e sono dieci anni che denuncio questa carenza. È un territorio in cui non è presente neanche una telecamera, occhio meccanico che sarebbe invece molto utile per un’azione di monitoraggio. Negli anni, più volte ho chiesto, sia in qualità di consigliere comunale che come commissario dell’Idv, che attraverso un progetto comunale o finanziato con meccanismi regionali e fondi europei venissero installate delle telecamere nei punti nevralgici della zona”. “È di questi giorni – prosegue Granocchia – la notizia della bomba artigianale posizionata davanti alla filiale di Banca Etruria, in via Manzoni. Lì c’è una telecamera esterna dell’istituto che però non era funzionante. Probabilmente, se avesse funzionato sarebbe stata un deterrente o quantomeno un aiuto per individuare i responsabili”.

“Ponte San Giovanni – afferma Granocchia – è un punto delicatissimo, centro di smistamento della droga, nodo cruciale per quanto riguarda le attività dei malavitosi. Allora è chiaro che io che sono anche stato eletto in questo territorio non posso abbassare la guardia”.

Granocchia è anche impegnato come coordinatore del Presidio di legalità locale dell’Idv.

“Un vero punto di ascolto – aggiunge Granocchia – dove giungono notizie di problematiche che la cittadinanza vive. Questo ci porta da anni a collaborare con le forze dell’ordine facendo loro le necessarie segnalazioni e ottenendo anche ottimi risultati. Sappiamo benissimo che questo territorio è uno dei luoghi in cui mafia e camorra hanno messo i piedi anche pesantemente in più di un’occasione, perché ci sono importanti attività imprenditoriali, commerciali e industriali. Non  possiamo far finta che questo fenomeno non esista, così come non possiamo far finta di non sapere di quanto in alcuni palazzi circoli malavita di ogni genere”.

“Negli incontri che ho avuto come coordinatore del presidio con le forze dell’ordine – commenta Granocchia – è emerso un impegno, per cui una volta sistemato il centro storico e Fontivegge, dove devo dire che alcune cose sono migliorate, si sarebbe messo mano alle grandi periferie. Rilancio il progetto di installare un sistema di telecamere per aiutare le forze dell’ordine nel compimento del proprio lavoro ma che servirebbe anche a tranquillizzare i cittadini dopo la psicosi che il terrorismo internazionale ha creato e che si percepisce di più dopo l’episodio della bomba. Chiediamo, inoltre, che le banche riprendano a fare un po’ di sorveglianza con telecamere anche fuori dai loro locali. Dobbiamo alzare il livello della sicurezza. Come partito e presidio della legalità lancio questo appello alle istituzioni affinché facciano uno sforzo per la sicurezza della zona. In particolare al sottosegretario al Ministero dell’interno Gianpiero Bocci, che sta facendo un gran lavoro, chiedo che si possa avere un maggior numero di agenti delle forze dell’ordine in questo territorio”.