“Si conferma una tra le sagre più attrattive della stagione turistica del Trasimeno credo per il giusto mix tra buona cucina, spettacoli popolari e iniziative culturali oltre, da non dimenticare, un luogo unico come è questo piccolo borgo da cui si gode uno splendido panorama sul Trasimeno”
con queste parole Maurizio Orsini, presidente della proloco di San Savino, Magione, che organizza la Sagra del gambero e del pesce di lago, esprime la sua soddisfazione per il successo dell’iniziativa giunta alla trentunesima edizione.
“Il nostro punto forte – prosegue – resta sicuramente la cucina, con oltre cento volontari che con passione tutti i giorni stanno dietro fuochi e fornelli. Un fattore che ci consente di riuscire ad offrire tutte le iniziative collaterali e poter dare contributi per la risistemazione di spazi e edifici del nostro paese come nel caso della ex-scuola elementare, che tra poco inaugureremo, ristrutturata grazie a una sinergia tra amministrazione comunale e proloco”.
“Comunque – fa sapere – anche tutte le manifestazioni collaterali hanno avuto un grande riscontro di pubblico e di partecipazione a cominciare dagli spettacoli nella suggestiva piazzetta, caratterizzati dalla ricerca di proposte più particolari adeguate anche allo spazio”.
“Grande soddisfazione per la partecipazione all’estemporanea di pittura sul tema “San Savino: I colori del lago Trasimeno e i suoi tramonti” che ha visto assegnare il primo premio al pittore molisano Antonio Mazziale su cinquantuno partecipanti. Ringrazio con l’occasione la giuria coordinata dalla studiosa d’arte Cinzia Rosini, e composta dal maestro Fausto Minestrini; Vanni Ruggeri, delegato alla cultura del comune di Magione; Roberto Volpi, professore artistico e dal critico e giornalista Sandro Allegrini per l’ottimo lavoro fatto. Al secondo posto si è classificata Antonio Civitarese di Chieti e terza Teresa Chiaraluce di Perugia. Segnalate le opere di Pietro Crocchioni di Perugia; e Lello Negozio di Marsciano. Tra le nuove iniziative proposte in questa edizione una grande soddisfazione è arrivata dalla prima edizione della prima Corsa del gambero con tantissimi bambini che hanno partecipato divertendosi con la giusta dose di competizione”.
“Ma la Sagra Del Gambero – conclude – se prima di tutto è una festa paesana, è anche innovazione, cultura, arte e attenzione agli sprechi. Ogni anno cerchiamo di portare qualcosa di nuovo e quest’anno abbiamo fatto ancora di più. Siamo la prima sagra realmente ad impatto zero grazie ai nostri volontari e a Regusto – Buono fino in fondo, con i suoi kit per l’asporto che consentono alle persone di poter riportare i cibo che non hanno consumato”.