“Settimana del pianeta terra”: a Pietrafitta tornano a barrire gli elefanti

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“Settimana del pianeta terra”: a Pietrafitta tornano a barrire gli elefanti. Due week-end di aperture straordinarie per la Settimana del pianeta terra. Visite guidate per scolaresche

   

Due week-end per tornare alle origini. A Pietrafitta tornano per il secondo anno consecutivo “a barrire gli elefanti”, con l’apertura straordinaria del Museo Paleontologico Luigi Boldrini nell’ambito della “Settimana del Pianeta Terra”.

Il festival scientifico che vedrà molte città italiane impegnate per una settimana nella diffusione della cultura scientifica, approda in Valnestore con l’iniziativa “Quando in Umbria barrivano gli elefanti”, organizzata dall’associazione pro Museo Boldrini onlus.

Il progetto prevede il coinvolgimento diretto degli alunni delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado dei vari istituti del territorio provinciale.

Per permettere agli studenti di fruire pienamente dell’esperienza, la visita al museo sarà preceduta dalla lezione di un paleontologo, nelle aule scolastiche delle classi prenotate e in quell’occasione verrà distribuito ai ragazzi un opuscolo informativo sull’importanza dei fossili per ricostruire la storia della vita sulla terra.

Nei giorni feriali sono previste le visite delle scolaresche, mentre nei due fine settimana (13 e 14, e 20 e 21 ottobre) le visite al Museo Paleontologico saranno aperte a gruppi di adulti e comprenderanno anche un tour nell’area mineraria.

Dentro al Museo, tra vetrine e pannelli espositivi, la visita si snoderà tra le varie specie animali rinvenute a Pietrafitta, partendo da pesci, anfibi, rettili e uccelli, per poi passare ai mammiferi, che rappresentano il cuore della collezione: ben 14 specie diverse tra roditori, carnivori, scimmie, ungulati e proboscidati. La parte finale del percorso, quella centrale, sarà dedicata proprio ai pachidermi: una delle più ricche collezioni al mondo di elefante meridionalis, vissuta nel Pleistocene Inferiore. I visitatori avranno l’opportunità di ammirare otto scheletri più o meno completi, le cui ossa sono state lasciate nella esatta posizione che avevano al momento del ritrovamento nello strato di lignite in “culle” di cemento armato. Nel laboratorio del restauro potranno apprendere e osservare tutte le fasi operative del recupero dei fossili, che vanno dal loro ritrovamento, al restauro, alla loro esposizione.

La collezione di resti fossili delle ligniti quaternarie di Pietrafitta, costituita da alcune migliaia di campioni, rappresenta un tesoro di inestimabile valore scientifico ed è considerata uno dei più ricchi e importanti patrimoni paleontologici conosciuti in Europa.

All’evento contribuiscono i Comuni di Piegaro e Panicale e la Pro Loco di Pietrafitta.