Servizio adozioni: garantite continuità, qualità e omogeneità degli interventi

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“L’attività del servizio adozioni non è mai stata messa in crisi dai cambiamenti normativi, tra i quali la ridefinizione del ruolo delle province, né dalla flessibilità del personale dovuta a pensionamenti, cambi di funzione e trasferimenti, proprio perché garanti di questo servizio sono le istituzioni coinvolte e garante della qualità è un’équipe multiprofessionale che non ha mai subito cambiamenti complessivi e che quindi ha potuto sempre assicurare la continuità e l’omogeneità degli interventi”. Lo sottolineano in una propria nota gli operatori e gli enti responsabili del “Servizio interistituzionale adozioni nazionali e internazionali” delle zone sociali 10 (Terni), 11(Narni-Amelia) e 12 (Orvieto) – Usl Umbria 2 con il coordinamento del Comune di Terni, anche in riferimento ad un recente intervento sulla stampa locale dell’associazione “Genitori si diventa”. Con l’occasione i responsabili ripercorrono le vicende del servizio adozioni e fanno il punto sulla situazione attuale. “Dal 2002 su tutto il territorio della provincia di Terni – scrivono – opera un unico servizio adozioni: anticipando la legge regionale il servizio ha operato in grande sinergia tra gli enti coinvolti. Provincia, Comuni e Asl hanno messo a disposizione risorse e competenze tecniche e sociali, psicologico cliniche e psicopedagogiche che attraverso metodologie condivise hanno sempre dato risposte qualificate alle famiglie nel percorso adottivo”. “In questi ultimi anni – continua la nota – la riduzione complessiva delle risorse, soprattutto nel settore del sociale ha richiesto un notevole sforzo agli enti per mantenere il livello dei servizi e così è accaduto anche per il servizio adozioni. Dal novembre 2016, con la firma di un nuovo accordo operativo, proprio a seguito delle modifiche normative alle province, per volontà condivisa di tutti e tre i Comuni capofila delle zone sociali di Terni, Narni, Amelia e Orvieto e della Usl Umbria 2, è stato mantenuto un unico servizio, individuando nel Comune di Terni l’ente al quale attribuire il coordinamento. Il nuovo accordo prevede anche un più stretto rapporto con il Servizio Affidi come previsto dalla normativa ed auspicato dal Tribunale dei Minorenni, con l’obiettivo di tutelare ancor di più i diritti dell’infanzia”. “Dal gennaio di quest’anno, 2017 – sottolineano i responsabili del servizio – l’intervento sociale è garantito da due assistenti sociali dipendenti del Comune di Terni e sono confermati altri cinque operatori (tre psicologhe con competenze psico-pedagogiche e due psicologhe cliniche) con una esperienza nel campo delle adozioni e un lungo e qualificato percorso di formazione e aggiornamento”. “La decisione del trasferimento delle due assistenti sociali della Provincia è stata sicuramente una perdita. Ma la loro esperienza resta patrimonio dell’équipe. Come ben sanno tutte le coppie che hanno conosciuto il servizio, sia i corsi di preadozione che i colloqui di valutazione ed i percorsi del post adozione sono garantiti da una coppia di operatori che lavorano in copresenza. Le nuove assistenti sociali che, senza interruzione, hanno sostituito le colleghe, sono entrate a far parte di un gruppo di lavoro consolidato e motivato”. “Molti sono i progetti e le linee di attività soprattutto nel post adozione e nei rapporti con le scuole per l’inserimento dei bambini adottati e in particolare degli adolescenti, attraverso il sostegno sia alle famiglie che agli insegnanti”. “La vera preoccupazione dunque – conclude la nota – non è nei meccanismi e nella struttura del servizio adozioni, che restano solidi e ben collaudati, quanto piuttosto nella gestione della complessità e della delicatezza del percorso adottivo, per la quale c’è sempre bisogno dell’impegno e della collaborazione di tutti i soggetti coinvolti e delle associazioni che operano su tale fronte, prima fra tutte l’associazione “Genitori si diventa” con la quale sono già state condivise diverse iniziative e auspichiamo possa continuare un rapporto di fiducia e di confronto. A maggio, proprio in questa direzione, è già in programma un incontro di formazione con i pediatri, proposto dall’associazione e organizzata dalla Usl Umbria 2, insieme al Servizio Adozioni e ai pediatri di base”.