Scuola: rientrati in Umbria tutti i docenti del sostegno per la secondaria di II grado

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Sono rientrati tutti nella Provincia con le assegnazioni provvisorie i docenti specializzati sul sostegno per la scuola secondaria di II grado, assunti a tempo indeterminato che, nella fase di mobilità nazionale obbligatoria, erano stati trasferiti in ambiti provinciali molto distanti dalla nostra regione (in Veneto, Lombardia, Liguria, Toscana). Nella Regione c’erano 198 cattedre di sostegno (151 cattedre per la provincia di Perugia e 47 per la provincia di Terni) individuate dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria come posti di organico di fatto che però non sono utilizzate per la mobilità sopra descritta. Tali 198 cattedre di sostegno sono le stesse che vengono riconfermate da anni e che, quindi, dovrebbero essere trasformate in organico di diritto (posti a tempo indeterminato). I docenti rientrati con le assegnazioni provvisorie, quindi riavvicinati per motivi familiari, andranno a sostenere in piccola parte il diritto scolastico di oltre 400 alunni disabili umbri che, ad oggi, si trovano in classe senza docente di sostegno e senza la garanzia della continuità della docenza che soprattutto per tali ragazzi dovrebbe essere garantita. I docenti di sostegno, costretti al trasferimento in altre Regioni, prestano il loro servizio ormai da anni nelle scuole della Regione Umbria, rapportandosi quotidianamente con tutti i servizi territoriali competenti (ASL, educatori ecc.) fondamentali per l’espletamento del proprio lavoro diretto all’inclusione e integrazione dei ragazzi.

“E’ stato un impegno determinato e serio – ha sottolineato l’assessore regionale all’istruzione Antonio Bartolini -, di fronte a situazioni complesse che incidono su diritti soggettivi e su problematiche di livello nazionale, e che esulano da competenze della Istituzione regionale. Oggi, i docenti del sostegno sono stati assegnati provvisoriamente in provincia di Perugia e dunque voglio esprimere tutto il mio apprezzamento e quello dell’intera giunta regionale per il soddisfacente esito della vicenda. Da subito, però – ha aggiunto l’assessore -, bisogna ricominciare a lavorare per garantire loro una stabilità di cattedra in Regione già dal prossimo anno. Molto proficuo anche il lavoro dell’Ufficio Scolastico Regionale, che pure ha dovuto gestire una fase così delicata, e per lo più in periodo feriale, con solo 4 impiegati in ufficio, a fronte di oltre 600 domande pervenute. L’impegno dell’Amministrazione Regionale – ha concluso Bartolini – sarà anche quello, da qui ai prossimi mesi, di favorire il rafforzamento dell’organico dell’Ufficio periferico dello Stato, così che gli utenti siano messi in grado di poter interloquire con maggiore efficacia e soddisfazione”.